Il silenzio di una tragedia che è solo una parola, quotidianamente protesa nell’illusorio e tenace tentativo di afferrare la disabilità tra i denti e, lì dove un tempo batteva il cuore, scavare un buco, abbastanza profondo da affogare quel vecchio lamentoso nella salsedine delle proprie lacrime. Questo è Elilim. Il veterotestamentario “Spirito del Nulla” che ha insidiato il tumefatto tubo neurale di Agostino Bergo, violentato dalla Spina Bifida, pervadendolo di una collerica ed istintiva ispirazione. Dopo la Maturità Scientifica, una Laurea Magistrale in Giurisprudenza ed infiniti interventi di chirurgia ricostruttiva, la possibile autoreferenzialità della contemplazione estetica del dolore si apre all’Europa contemporanea, ai Balcani, alla Bosnia ed alla Serbia. I suoi ausili ortopedici che lo hanno portato sulla neve di Sarajevo, tra il vento di Belgrado e nel fango di Srebrenica, sono diventati un’istallazione (“Roads”). Nel 2012 è Finalista de Donkey Art Price 2012 con la tela “Mostar”. Nel 2013 ha collaborato con la Soprano K. Simovic Ivankovic nella creazione di un polittico pittorico sulla Serbia. Nello stesso anno realizza con la Soprano Serba D. Dzinic sia un’istallazione basata su di un polittico sulle favole, sia un omaggio alle vittime di Srebrenica attraverso l’interpretazione della stessa D. Dzinic di “Imagine” di J. Lennon. Nel 2014 si classifica Terzo (Giuria Popolare) al Premio Basilio Cascella. In quell’occasione conosce l’artista M. Seksich con cui instaura un legame sentimentale ed una proficua collaborazione artistica, tutt’ora in corso, culminata con la presentazione a Paratissima 2014 del polittico “Seph [Erotica]”.
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