Atmosfere tutte italianeÂ
Lunaria : Ciao ragazzi! Benvenuti su Darkitalia! Volete presentarvi e introdurre una piccola biografia?Â
Claudio Ci.: dunque… siamo un gruppo attivo da oltre 10 anni con alle spalle tre album già pubblicati (Fragments of broken dreams nel 2001, Cold memories & remains nel 2006 e Breeze of solitude nel 2008), uno di prossima pubblicazione grazie alla Ark Records (Outside your door), un’altro attualmente in lavorazione (che conterrà 11 o 12 nuovi brani ma al momento è ancora senza titolo) e diverse partecipazioni a compilation di musica di settore. Per chi ancora non ci conosce, confidiamo che questa intervista possa ingenerare nel lettore lo stimolo ad avvicinarsi alla nostra proposta musicale attraverso i cds, gli spazi web www.violettears.com owww.myspace.com/theofficialviolettearsspace o www…. oppure tramite il sito di youtube.
Lunaria : Partiamo dal monicker: Violet Tears, Lacrime Viola, bellissimo. Volete svelarci il significato o preferite che ciascuno gli dia una chiave di lettura interpretativa personale e soggettiva? Personalmente “Lacrime Viola” mi fa venire in mente una tristezza sublimata in bellezza, ma anche una redenzione. Il Viola è un colore spirituale, di penitenza, anche di lutto, di rinascita a un nuovo ciclo…
Gianluca: Dobbiamo effettivamente riscontrare per nostra fortuna, che il nome scelto per la nostra band piace davvero molto…e non solo quello. In origine il medesimo, era in lingua italiana (Lacrime Viola per l’appunto)…Si decise di optare per l’inglese, solo per dare maggiore comprensibilità nel resto del mondo, e pi๠facile pronunciabilità . La lingua italiana (e non solo) è purtroppo incomprensibile in altri paesi…il diffondersi delle nostre emozioni e sensazioni in parole quindi, si sarebbe inevitabilmente dispersa..Nonostante cià², personalmente, ritengo che anche la lingua italiana abbia la sua “musicalità ” e raffinatezza, infatti, fra i molti nostri brani cantati in inglese, non mancano ne mai mancheranno quelli in madre lingua.
Amo molto il colore viola, sin da piccolissimo, ricordo che venivo letteralmente ed inspiegabilmente attratto da questo colore ed ancor oggi, ne rimango sempre affascinato alla vista.Trovo sia un colore davvero molto profondo e dalle mille sfaccettature.Le lacrime da sempre nell’immaginario comune, vengono spesso associate a momenti di tristezza, tragedia e dolore… Trovo che invece il pianto, sia sopratutto un momento di profonda passione, dove le corde dell’animo, vengono toccate  dalle delicate ed incontrastabili mani della vita facendole vibrare e cantare silenziosamente, sottoforma di lacrime.Se poi queste sono viola, aggiungono quel tocco di malinconica e raffinata bellezza, di grande sensualità .I colori in genere, possono avere valenze e significati molto diversi da individuo a individuo…..Personalmente attribuisco al viola grande passione, irresistibile sensualità e forte vitalità .
Lunaria :  La copertina del vostro primo cd è meravigliosa: barocca, chic, elegante, lontana da tante pacchianate che infestano la scena: ce ne volete parlare?
Gianluca: Immagino ti riferisca all’album “Cold Memories And Remains”? E’ il nostro secondo album dopo l’Ep “Fragments Of Broken Dreams”.Da sempre, mi sono occupato personalmente della parte grafica della band…dalle locandine alle copertine dei cd sino agli allestimenti scenografici per i concerti e le session fotografiche.Le mie scelte grafiche, non sono mai casuali ed anzi, sono assolutamente “suggerite” dalla nostra musica e dal momento che tutta la band sta vivendo.Ci hai visto bene nella tua descrizione.Ritengo che la musica di C.M.A.R. sia barocca ed elegante, ma anche passionale e fortemente ermetica.  Esiste anche una prima versione diversissima della copertina rispetto a quella edita ed ufficiale..Non fu perಠmai presa in considerazione dall’etichetta che ne avrebbe realizzato il disco.Etichetta che invece optಠper una mia seconda bozza, alla quale perà², vennero imposte delle piccole modifiche.  La copertina originale invece, rimase a far parte della versione promo dell’album stampato solo in pochissime copie, oggi introvabile, e divenuto vero oggetto di culto per collezionisti.  Ho sempre pensato alla copertina di un disco, come alla cornice di un bel quadro.Bisogna saperne scegliere una adeguata ed all’altezza per completarne ed apprezzarne meglio l’opera contenuta.
Lunaria : Â Come descrivereste il vostro sound?
Claudio Ci.: semplicemente, definirei il nostro sound personale, “atmosferico†ed emozionante; in una parola, esemplare! Credi che abbia peccato di superbia?! Scherzi a parte, ci siamo sempre sforzati di comporre le nostre canzoni nella veste sonora di volta in volta pi๠appropriata per poter rappresentare nel modo pi๠efficace possibile le sensazioni in esse racchiuse. Non sapremmo catalogare con precisione il nostro stile (esercizio, d’altronde, di carattere soggettivo se consideri che negli anni ci hanno assimilati alle bands pi๠disparate, da Sopor Aeternus ai Clan of Xymox, dai Cure ai This Ascension, e cosଠvia), l’importante è che sia sempre coerente e funzionale rispetto alle mutevoli esigenze comunicative.
Lunaria : Â Possiamo notare una personale rivisitazione dei Cocteau Twins “fusi” nello spleen dei Mephisto Walz. Che ne pensate?
Claudio Ci.: vale quanto appena detto a proposito del nostro sound. La passione per la musica origina dalla sensibilità (differente in ogni ascoltatore), la quale si basa su esperienze ed impressioni soggettive. Accade frequentemente che un brano o un artista vengano rapportati ad altre produzioni o altri autori, accomunandosene l’espressività . Aldilà delle sensazioni personali dei fruitori, ritengo che l’importante sia non essere paragonati, diffusamente, sempre agli stessi nomi. In quel caso mi verrebbe il dubbio che la nostra musica non sia una proposta –come si sforza d’essere- ma una riproposizione di un altro progetto.
Lunaria : Da cosa siete ispirati? Arte, emozioni, poesia? Volete svelarci chi sono le vostre muse ispiratrici?
Claudio Ci.: in verità ciascuno di noi nutre gusti ed interessi piuttosto distinti, quindi le fonti di ispirazione sono piuttosto diversificate (il che è senz’altro un bene perchà©, se fossimo muniti di un’unica “animaâ€, non ci sarebbe varietà e vivacità nella produzione artistica). L’ispirazione per creare musica puಠderivare dalla fruizione d’arte (la lettura di un buon libro o la visione di un bel film) come dalla semplice osservazione/percezione dell’ambiente circostante (persone, cose, luoghi, ecc.): il bello della creatività , quindi, è che essa, in modo latente, è potenzialmente insita in ogni cosa, in ogni luogo e in ogni tempo. E’ sufficiente saperne ascoltare il richiamo e coglierla prontamente quando, a suo modo, si manifesta!
Lunaria :  Se la vostra musica cosଠintimistica e spirituale, potesse concretizzarsi in un’opera d’arte, quale dipinto o artista, scegliereste? Per esempio la copertina del vostro primo cd ha un sapore molto neoclassico, che rimanda a un “Amore e Psiche” oppure alle sculture del Bernini.. Forse volete fondere la bellezza neoclassica formale a quella barocca, pi๠sensuale ed emozionale?
Gianluca: Parliamo sempre dell’album “Cold Memories And Remains”? Rimando la mia risposta a quella della domanda numero 3 di questa intervista ed aggiungo: Quando ho realizzato la copertina di questo disco, (ma il discorso è generico), non ho pensato alle bellezze che la storia dell’arte ci ha lasciato nei secoli.Nonostante abbia condotto studi artistici, ho sempre ritenuto e creduto che lo “spunto” migliore e pi๠funzionale per rappresentare in arte visiva o in quella musicale le proprie sensazioni, sia quello catturato dalle proprie e personalissime emozioni…dal momento.La copertina del nostro terzo disco “Breeze Of Solitude” ad esempio, prende “ispirazione” dalla natura nella sua lenta ma incessante mutazione, dalla nostra campagna, dalla nostra terra vissuta in quel preciso periodo che coincideva con la preparazione e la realizzazione di quelle composizioni.Se devo rispondere alla tua invitante e piacevole domanda, allora ti dico che una nostra opera potrebbe concretizzarsi e rappresentarsi davvero con qualunque grande artista…Con un dipinto dalle forti tinte inquiete e catastrofiche di Turner…Visionario e raccapricciante come in uno di Bosch, drammatico ed onirico come in uno di Fusilli…Oppure, in una esplosione di colori e natura come in uno di Monet.Mi lascio emozionare dalla nostra musica e le immagini, iniziano a danzare e prendere forma nella mia immaginazione per poi finire in quel riquadro 12 X 12 cm. chiamato cd che poi tanto diverso non è, da un quadro ma con il grande valore aggiunto, di essere anche musicato.
Lunaria : Â Com’è la scena musicale barese? Avete già suonato al di fuori del Sud Italia? Potete anticiparci qualcosa?
Claudio Ci.: da sempre non abbiamo mai creduto (nà© ci siamo mai particolarmente riconosciuti) in una “scena†o in un movimento ben definito, a Bari come nel resto d’Italia. Lo stesso discorso vale anche per la situazione all’estero. La cultura musicale e artistica “gotica†(o “darkâ€, come era etichettata al tempo della nostra adolescenza), vive di tensioni individuali piuttosto che collettive (in proposito, non credo sia casuale l’estrema difficoltà che comporta l’organizzazione di eventi di settore). Questo genere di musica non avrà mai un ampio palcoscenico e, ritengo, resterà sempre patrimonio di pochi. Finora abbiamo suonato in giro molto meno di quanto ci sarebbe piaciuto fare. Il problema è sempre lo stesso: la carenza dei fondi necessari fosse anche solo per coprire le spese di viaggio che i gruppi sono chiamati a sostenere durante gli spostamenti. Ultimamente, ad esempio, ci è stato proposto di suonare al festival internazionale di Colonia, in Germania, ma l’appuntamento, al momento, è in forse proprio per la mancanza di soldi. Da parte nostra, siamo sempre pronti a metterci in auto e a spostarci per suonare!!!
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Lunaria :  La vostra musica, pi๠che ad essere “rinchiusa” in qualche locale, meriterebbe una trasposizione sullo sfondo di un ambiente naturale.Al di là della pura utopia, c’è uno scenario paesaggistico particolare che sentite vostro e che vi piacerebbe omaggiare con la vostra musica?
Claudio Ci.: i concerti all’aperto sono sempre estremamente suggestivi… E i posti meravigliosi ove suonare, in Italia e all’estero, di certo non mancano. Sarebbe splendido poter suonare a Pompei (come i Pink Floyd!!) o al teatro greco di Taormina o all’arena di Verona, ma forse sarebbe un po’ pretenzioso da parte nostra… Tuttavia, discutendosi di utopie, perch੠non sfrenarsi, no?!?
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Lunaria : In letteratura abbiamo avuto due grandi autori meridionali che hanno reso tutta la bellezza del paesaggio mediterraneo: Verga e Capuana. Pensate che ci si debba finalmente emancipare da una visione del “gotico” esclusivamente nordica e anglosassone? Indubbiamente Chiese, Abbazie e Castelli in rovina hanno il loro fascino, ma perchè non soffermarsi sulla bellezza tipicamente mediterranea come una spiaggia al tramonto o al crepuscolo, o a una visione da Sturm und Drang come il mare in tempesta? Cosa ne pensate?
Claudio Ci.: tutto, come sempre, dipende molto dal modo in cui ci si approccia ad una corrente artistica: se ci si limita a recepirne soltanto l’aspetto formale, esteriore, è chiaro che difficilmente si potranno mettere in relazione le ambientazioni di Lovecraft o di Poe (per limitarci ai due scrittori pi๠inflazionati del genere gotico) con i paesaggi rurali di Verga o di Pirandello o con gli aspri scenari descritti dalla Deledda. Tuttavia, se se ne comprende e condivide la sostanza, non è possibile non rilevare come l’inquietudine di vivere, il timore e la curiosità per l’ignoto, siano riflessi di un medesimo, umano, sentimento aldilà dell’ambientazione scenica in cui esso è calato e rappresentato (all’ombra di cattedrali gotiche o sulla riva del mare).
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Lunaria : Â Concludete l’intervista come volete!
Claudio Ci.: possiamo andare a ruota libera, come schegge impazzite?? E valgono anche le parolacce??? In effetti, dopo questa piacevole chiacchierata sarebbe un modo assai deludente di salutarci. Ti ringraziamo ancora per lo spazio concessoci cosଠcome ringraziamo i lettori di Darkitalia per averci dedicato un po’ del loro tempo nel leggere questa intervista. Con la speranza di averli avvicinati alla nostra proposta musicale e di poterli incontrare al pi๠presto durante i prossimi concerti!
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Ecco il link della prima intervista:
https://www.facebook.com/pages/Violet-Tears/126057765512?ref=ts