Cold Cave @ Traffic Club, Roma, 25/01/2014
Avevo segnato in agenda l’evento dei ragazzi del Big Deal da diverse settimane che sono trascorse con pesante impazienza. Dopo essermi perso i Cold Cave qualche anno fa, causa annullamento tour, finalmente ho l’occasione di assistere a questo live. Per l’appunto mi presento alle nove e trenta davanti al locale, orario apertura cancelli.
I live sono iniziati verso le 23/23.30 ma nonostante il mio precoce arrivo non ho avuto modo di annoiarmi.
Nel locale erano presenti diversi “banchini” dove fare shopping, e di fatti ho comprato quelle tre quattro magliette che userò per tutta questa estate dagli amici di Cold Print.
Durante le compere scorgo Wes appollaiato vicino al suo merch cenando con un piatto di spaghetti al pomodoro accanto alla sua compagna di vita e di band (si dice così?).
Approfittiamo per fare due chiacchiere e lui ne approfitta per scroccare una sigaretta, parliamo del più e del meno, ed ovviamente anche del tour dei NIN che vedrà i Cold Cave come gruppo di supporto; si è ritrovato nella sua mail privata la proposta di Trent.
In sintesi ci ha detto anche che dovrebbe rilasciare una ristampa di Cremations, che preferisce sfornare ep di un paio di pezzi invece di album ma non ne esclude un’uscita.
Come dicevo prima, verso le undici, inizia a suonare il gruppo spalla, un duo elettro / new wave di Roma chiamato Russian Rose. Non so molto di loro a parte che questo è il loro primo live in assoluto, e per essere il primo live, aprire ai Cold Cave non capita tutti i giorni.
Le sonorità sono quelle standard del genere sopracitato, magari per curiosità andate a spulciarvi la loro pagina facebook.
Giusto il tempo di un paio di drink ed il live dei Cold Cave parte energico con The Laurels Of Erotomania. Accompagnato dai visual, lo spettacolo prosegue con enfasi con pezzi nuovi e vecchi tra cui A Little Death To Laugh, Love Come Close, Underworld USA, Black Boots ecc…
Verso la fine Wes canta impeccabilmente tra la folla ma purtroppo non ci regala il bis.
Non mi aspettavo un live così intenso, un paio di persone me ne avevano parlato male, dicevano che dal vivo era una roba abbastanza mediocre, quindi non fidatevi mai dei giudizi altrui sui concerti, andateci e basta.
Dopo pochi minuti ritroviamo i Cold Cave tra il loro merch e tra le foto di rito e lo scambio di omaggi ci salutiamo.
Insomma per chi volesse vederli o rivederli in Italia il 6 marzo è vicino.