E’ finito, anzi volato, un altro anno all’insegna della musica e, come di consueto, è tempo di tirare le somme!
Tanti ritorni eccellenti e tante produzioni di livello abbastanza buono, nell’insieme possiamo dire che rispetto agli anni passati, il livello qualitativo musicale è tornato a crescere, dopo un piattume preoccupante degli scorsi anni
Ma veniamo a noi e alla classifica dell’anno, realizzata in base alla selezione accurata della nostra redazione:
Il Disco Rivelazione
Jessica93 – Rise
Questo progetto solista del francese Geoffroy Laporte strizza un occhio alle sonorità post-punk e cold wave, con un basso devastante condito da una voce alla Robert Smith dei tempi migliori. Sicuramente è il disco meno pubblicizzato della storia, ma non per questo bisogna lasciarselo sfuggire!
Il Disco Consigliato
IAMX – Metanoia
L’amatissimo Chris Corner è tornato a regalarci emozioni dopo un periodo di buio, depressione e musicalmente non all’altezza. Questo album per poco non entra nella nostra top 5, ma non per demeriti suoi, quanto per una concorrenza agguerrita e di livello altissimo, per questo motivo abbiamo voluto premiarlo come disco consigliato: non è di facile impatto, ma siamo sicuri che, dopo qualche ascolto, vi innamorerete dell’elettronica raffinata di IAMX.
Classifica top 5
5. John Carpenter – Lost Themes
Piacevole e inaspettata sorpresa, questo lavoro del maestro regista John Howard Carpenter, che dopo aver musicato per anni i suoi film, ha deciso di realizzare un disco che sembra una colonna sonora di un film non ancora uscito: insomma, si è portato avanti. Lo stile riprende fedelmente l’elettronica con quel retrogusto anni 80 che passa dai Goblin fino, perchè no, ai Daft Punk. E’ un disco strumentale che però scorre via piacevolmente e, soprattutto, riesce a proiettare l’ascoltatore verso mondi sconosciuti.. e non è proprio questo lo scopo della musica?
4. She Past Away – Narin Yalnizlik
Graditissimo e atteso ritorno, questo dei turchi She Past Away che, dopo un disco d’esordio devastante che ha riempito le piste di tutta Europa, giungono alla loro seconda fatica, dopo un cambio di formazione e un processo di crescita che non si arresta: il risultato è un disco meno acerbo, più maturo, meno immediato ma più curato. La prova quindi è superata e il disco conferma che questa è la band darkwave moderna per eccellenza che farà – o sta già facendo – da riferimento alle band che verranno.
3. New Order – Music Complete
Altro gradito e sorprendente ritorno: nonostante gli anni passati, la separazione da Peter Hook, i New Order hanno sfornato un album incredibile, rinati dalle loro ceneri come la mitologica figura della fenice. Il disco dei New Order scorre via come un lampo, senza tempo e senza lacune. Molti giovani (e non solo) musicisti dovrebbero prendere da esempio in quanto a devozione e passione per la vera musica.
2. Killing Joke – Pylon
Come anticipato all’inizio, ci sono tantissime vecchie conoscenze in questa classifica: al secondo posto troviamo altri padri della musica anni 80, quei camaleontici Killing Joke che hanno saputo negli anni mantenersi sempre ad altissimo livello senza mai snaturarsi. Ebbene anche questa volta hanno centrato l’obiettivo, realizzando un album potentissimo, a tratti devastante. Alla faccia degli anni che passano, c’è poco da dire: questo album va comprato.
1. The Soft Moon – Deeper
Siamo giunti alla fine di questa breve ma intensa classifica. Il vecchio che si fonde perfettamente col nuovo: i giovanissimi The Soft Moon rubano lo scettro e il primo posto a due mostri sacri come i Killing Joke e i New Order per prendersi, meritatamente, tutti i complimenti possibili. Devastanti e osannati dal vivo, i Soft Moon con questo loro terzo disco raggiungono la maturità e l’eccellenza, ogni brano è intenso, passionale, tecnico e maniacale, questo lavoro raggiunge a tratti delle vette di perfezione e verrà ricordato a lungo. Il che, in questo periodo di quasi totale indifferenza musicale da parte del pubblico verso le nuove proposte, non è poco.