Diaframma – Siberia
Storicamente consideriamo la Musica Oscura prerogativa e “proprietà” di gruppi inglesi\americani…eppure altri gruppi diedero suono alle loro Anime Oscure!
Penso alle The Vyllies (svizzere) Ads (danesi), alla legione francese e questo meraviglioso album oscuro tutto italiano, che dovrebbe esser inserito in un’ipotetica Top 10 Dark Album insieme agli altri Classici!
Che dire di “Siberia”? Track mastodontica e insuperabile anche oggigiorno, bagnata dalle gocce della maliconia insieme all’altro classico per eccellenza “Neogrigio”, forsennata danza psicotica di entropia ghiacciata.Due track che non impallidiscono nel confronto tra una “One hundred years” o una “Siamese twins” di Cureiana memoria o una “Wax and Wane” dei Cocteau Twins!
“Per raggiungere il fuoco vivo sotto la neve….i nostri occhi impauriti nelle stanze gelate…..oltre il muro il silenzio…solo ghiaccio e silenzio….”
Parole come schegge di gelidi fiocchi di neve sulla pelle..
“Ricordi appassiti….frammento d’autunno…il tuo candore sta svelando i miei giorni….come una morte breve nelle stanze d’albergo….fissando i tuoi occhi sempre più grandi….”
Chitarre liquide e “scordate” da estasi mistica e vocals angosciate e spettrali…
“Impronte” ha un respiro più rilassato, la cupezza compiaciuta delle prime due track viene alleggerita da una song con chitarra, liquida, sempre sullo sfondo e vocals più decise.Splendido il basso, questa volta in primo piano da protagonista.
“Amsterdam” ghermisce l’oscurità ritmica cadenzata (i riff sono precisi e immediati) anche il cantato pare uno scongiuro più che le invocazioni ascoltate nelle track precedenti. La straniante “Memoria” si ricollega a “Siberia” idealisticamente: qui il senso di abbattimento è totale, l’atmosfera è dimessa e anche le vocals sono quasi urlate.
“Specchi d’acqua” gioca con una crudezza quasi Death rock – al quale si intercalano vocals sguaiate, riff scarni e ossessivi e un meraviglioso basso continuo – altra ottima track, che congiunge la malinconia Dark Wave all’alienata furia emaciata, tipica anche a “Desidero del Nulla” pezzo che gareggerebbe volentieri con le song dei Cupio Dissolvi: l’angustia è opprimente, il delirio oscuro ha il suo apogeo nel ritmo serrato e ossessivo, conturbante, autocompiaciuto della sua fissazione.
“L’ultimo boulevard” trasporta la finezza Wave su una ritmica tendenza post punk: pezzo molto alla Red Lorry Yellow Lorry.
La vita è un’irrevocabile e ineluttabile cupezza umbratile…alcuni ne vengono schiacciati, ma altri, come i Diaframma in questo cd, l’hanno trasformata in ARTE.
PURA ARTE OSCURA.