Klonavenus ‎– Angst (2015)

“L’angoscia (in tedesco Angst) è uno stato psichico cosciente di un individuo caratterizzato da un sentimento intenso di ansia e apprensione. Rappresenta una paura senza nome e le cui cause e origini sono apparenti ovvero non dirette o immediatamente individuabili. Per tale motivo questa non è semplicemente minacciosa, ma spesso anche catastrofica per l’individuo che la vive.”

Per il talentuoso Dj Chemnitz attraverso un classico synth pop cerca di descodificare al meglio quesa paura irrazionale, identificandola come la ormai imminente invasione degli zombie moderni e cioè di coloro ormai ipnotizzati da media e social.
La musica come dicevo non accompagna a dovere un tema molto interessante, in quanto si tratta di un synth pop molto stereotipato e per certi versi molto vicino a band come ai solitary experiment. C’è da dire che “angst” parte bene con “Hide” ariosa e frizzante electro song e “A stream of black” più potente e muscolosa pronta per farci danzare, ma l’album si perde quasi subito andando a cadare in cliche del genere e cadendo pericolasamente nel tedio. Solo con “lock the door” intravediamo un barlume di dinamismo con una traccia “melodic” ebm con un refrain magnetico.
Troppo poco per i Klonavenus che con l’omonimo esordio avevano suscitato molta curiosità in tutta la scena sopratutto per la prova in studio di Saffio (music & programming), il progetto è sicuramente interessante e stimolante ma ci vorrà uno sforzo in più per farsi ricordare e non cadere nel dimenticatoio.

TRACKLIST: