Tornano gli Essence Of Mind con dieci nuove tracce . La band norvegese si presenta con lo specchietto retrovisore ben in vista ripercorrendo implosivi destini appartenuti ai più tardivi Apoptygma Berzerk . Il sound espresso dalla band a dire il vero si muove attraverso una kafkiana metamorfosi dove le ritmiche risultano incidere sulla totale integrità dei pezzi che si trascinano su binari malinconici e retrospettivi per poi sterzare in ambienti più nevrotici ed industriali.
L’impalcatura elettronica su cui viene costruito questo "Try and Fail " è formata da apocalittiche e vaporosissime tastiere che non riescono ad imbrigliare ed a soffocare lo pseudo-groove demone che si muove nel mondo sottocutaneo del platter . Alienanti battiti , "riffettoni di chitarre ed uno spiazzante retrogusto glamour divorano qualsiasi velleità industriale e synth pop presente nel cd facendosi beffa anche di quelle più malinconiche e fuorvianti appartenenti alla musica elettronica.
Sound semplice e diretto sembra essere il moniker di questi pazzi scatenati che incuranti di tutto e tutti "sciftano su tensioni animali e sulla disperazione umana con grande semplicità e naturalezza. La tripletta iniziale dimostra sin da subito la miscela stilistica degli "Essence of mind che evidenzia sensazioni chiare e pulite vagamente post-rock e costanti intromissioni elettroniche in perfetto bilico tra "synth pop passato e " future pop del presente.
Nella prima parte del disco sono di facile intuizione anche i rifacimenti all’industrial music, alla quale sembrano essere molto legati , dalla quale riescono ad estrapolare gli elementi giusti per completare l’elemento portante di questa release ovvero : il ritmo. " Try and fail " , prima traccia del dischetto in questione possiede detriti e singulti al limite dell’industriale alla "Rob Zombie. Le seguenti tracce si muovono a spintoni attraverso crepuscolari ballate elettroniche , pragmatiche schizofrenie ed estatici frammenti temporali.
Dopo la quarta traccia la musica di questo cd cambia totalmente pelle abbracciando sonorità più intimiste e assolutamente più malinconiche. La cupa introspezione nella quale converge il platter viene spinta da tappeti digitali e vischiose atmosfere le quali spesso risultano straziate da minimali enfasi. Il distacco dalla prima parte del cd è netto e sinceramente incomprensibile. Il processo di normalizzazione avviene con una facilità disarmante catapultando la musica del combo norvegese in flebili rifacimenti alla musica elettronica che risulta essere totalmente derivativa e priva di ingegno.
Le chitarre tornano solamente con l’ultimo respiro di questo disco riprendendo per i capelli il pazzerello retaggio industriale che si muoveva funesto nella prima parte del disco. "Try and Fail , sia chiaro , non compie nessun salto mortale e nessun volo pindarico ma nella prima parte del cd risulta essere davvero ammiccante nella sua totale semplicità , grazie ad un frattale che include diversi estratti di matrici sonore egregiamente incollati in questo piccolo mosaico musicale. La vaporosa atmosfera alla salice piangente che si respira nella seconda parte del disco rischia di rovinare completamente quanto di buono espresso nel primo frammento sia per l’inconcepibile cambio repentino delle sonorità che spesso il sound non riesce a trattenere sia per la marcata derivazione del sound.
Essence Of MInd – Try and Fail