Ho sempre pensato che scrivere una colonna sonora per un’opera sia una delle sfide più stimolanti e allo stesso tempo complicate che un’artista possa affrontare.
La personalità di chi scrive deve necessariamente confrontarsi con l’opera, spesso, di un altro artista, con lo scopo di amalgamarsi il più possibile con l’universo creativo dell’altro.
Nel caso specifico “Argo 1943” musica “Le Mosche” di Jean Paul Sartre, opera teatrale, secondo la concezione del musicista, già membro degli Albireon, Carlo Baja Guarienti.
L’ascolto, nonostante la complessità dell’operazione, scorre piacevolmente senza nessun intoppo, fluido e rigorosamente misurato, riuscendo nella difficilissima impresa di destare molto interesse nel fruitore, anche senza l’accompagnamento visivo dell’opera per la quale è stato concepito.
Il mood oscuro che lega inesorabilmente tutti i passaggi dell’album scaraventa l’ascoltatore in un mondo grigio e tetro, senza alcun spiraglio di luce, dove alle atmosfere suggestive e ambient create dagli archi e da un utilizzo raffinato delle trame elettroniche si contrappongono sferzate di chitarra elettrica, ritmi tribali e sussurri inquietanti che non lesinano di donare brividi all’ascoltatore.
Già al secondo passaggio nel lettore cd diventa pressoché impossibile non entrare in empatia con l’opera.
Eibon Records ha fatto centro per l’ennesima volta, dando spazio a questo artista dotato di grande personalità.
Carlo Baja Guarienti – Argo 1943
7/10
Total Score