Nihil novi sub sole, è una locuzione latina che dalla Bibbia è entrata nell’uso comune della lingua italiana e Significa “[Non v’è] nulla di nuovo sotto il soleâ€. Quest’album segna la svolta musicale di Marco Kehren, fondatore dei Nihil Novi Sub Sole, nonché mente creatrice di Jupiter Temple, primo album della band. Svolta musicale perché questo disco è il derivato di svariate esperienze musicali tra il metal e il doom metal con band come i Deinonychus di cui Marco ha fatto parte. Le sonorità affrontate sono tra il Dark Ambient e l’Apocalyptic Folk, si parla dunque di parecchi campioni di sintetizzatori e di pienezza di suono. La fase ritmica è quasi assente e si notano influenze dalla musica popolare italiana e non solo. Suoni crepuscolari e sovrastrutture di base martial, sembra di sentire a tratti qualcuno dei primi lavori dei Faun. La open track nominata come la band e capace di spiegare tutto il disco.. tra pianoforte, voci lontane e effettate, continui cori evocativi e ritmica che và a ricordare una marcia di guerra. I N.N.S.S. pur proponendo musica valida, non riescono a colpire nel segno, forse perché Kehren ancora non ha trovato la sua dimensione come producer di musica Ambient, o forse per colpa del genere stesso che richiede un notevole sforzo creativo per girare delle sonorità monotone in qualcosa di introspettivo e evocativo. Detto ciò, il materiale su cui lavorare c’è, l’esordio in un genere così difficile è comunque sufficiente, perciò aspettiamo futuri lavori dell’italianissimo Marco sperando che non decida di tornare al doom!
Neofolk
2010
Nihil nove sub sole