Quando si dice Helium Vola viene subito alla mente quell’immenso brano “Omni Mundi Creatura” che nella discografia del gruppo e nell’immaginario collettivo ha lasciato un segno tangibile alla pari dell’altro grande brano dei Qntal “Ad mortem festinamus” (da Qntal 1); un brano che a livello dancefloor ha sempre raccolto proseliti ed estimatori. “Wohin?” è un discreto album, armonicamente costruito bene (anche se, personalmente, un doppio CD può diventare un po dispersivo), ma manca di momenti “adrenalinici”; insomma il classico “piedino” non batte mai…. (come invece fa fare Omc!).
Se originariamente gli Helium Vola cercavano di costruire un medieval – electro molto canonico, con “Hel Wohin” invece la band si addentra in territori più gothic fino a sfiorare lo sperimentale. Nascono così dei brani con forti tinte dark ma il risultato finale, vuoi anche l’eccessiva lunghezza delle songs,li rende di non facilissima interiorizzazione. Anche la singer, poi, vira (in taluni frangenti) dal classico gregoriano polifonico (e se il mio orecchio non mi inganna, di estrazione francese….) a movimentazioni più proprie del canto lirico che non sempre permettono alla nostra di dare il meglio di sè.
Complessivamente un album di discreta fattura ma, come ho già detto precedentemente, manca di puntate di “sentimento”.
Che sia l’inizio del canto del cigno della band?
Helium Vola – Wohin?
