Sempre loro, sempre i The Merry Thoughts!
La band ci delizia con una serie di gothic hit una più adrenalitica dell’altra:
la stupefacente “Pale empress” (vi assicuro che l’ascolto provoca dipendenza…sfido chiunque a non riascoltarla mille volte di seguito!) o l’inno “Glory boys” citano pienamente “Lucretia my reflection” o “More” mentre pezzi come “I say” si adagiano su una base rock catchy – alla Cult e Gene loves Jezebel conditi però da vocals deep’n’sexy –
“Dreamland” svela il lato più intimista della band, che sfoggia un’attitudine e uno stile quasi teatrale, mentre “Stars”, lenta e dolente o “You came” citano “Amphetamine logic” o “Some kind of stranger” dei S.o.M.
Come per la precedente recensione, si può tornare a ripetere che il limite principale è il copia&incolla spudorato che questa band fa dei classici dei Sisters of Mercy che già conosciamo a memoria (curiosamente però non citano nè “Alice” nè “Marian”…) quindi se per voi non ha senso ascoltare eo andare a reperire una band, diciamo, “clone” di qualcun’altro questo cd vi trasmetterà poco o nulla..ma se come me andate fuori di testa per questo tipo di sound allora andate alla ricerca di questo gruppo…ne vale la pena perchè la band sa coinvolgere molto bene!
OK, niente di trascendentale eo innovativo, ma niente male di questi tempi….
Lunaria
Gothic Rock
1993
The Merry Thoughts