Tornano le quattro “ tarantolate “ britanniche streghe tutta lacca e trucco giunte alla quarta impresa solistica. La miscela “ horror – splatter “ tipicamente ottantina resta intatta anche in questo “ The Island Of The Damned “ ed anche le sonorità deviate e straziate da caratteri musicali tragi-comici e fetish non sembrano subire rilevanti mutazioni. Dopo gli inspiegabili successi di “ Lesbian Vampires From outer Spaces “ , il loro disco più rappresentativo che li ha visti scalare le varie charts europee raggiungendo addirittura il quarto posto nella loro madre patria Inghilterra , tornano con un dischetto che sicuramente rimarrà sepolto nelle loro stesse lapidi di cartapesta. Ambientazioni horror sono sicuramente la base portante anche di questo cd.
Le atmosfere inquietanti e sarcastiche potrebbero essere tranquillamente paragonabili a quel piccolo capolavoro targato Sam Raimi “ La Casa “ dove Miss Alma Geddon , indiscussa leader dell’orda di zombie al femminile , appare sottoforma di sadica mistress e con la sua frusta vocale trascina , seduce e vampirizza ogni singolo frammento sonoro del platter. La musica , che appare sempre in secondo piano , non è altro che una rievocazione dei mostri sacri del passato. La loro seduta spiritica musicale ,infatti, evoca sonorità deathrock , proposte in questo caso nel loro aspetto più morboso ed angosciante e sonorità gothic-rock nella loro forma e maniera più parossistica. “ The Island Of The Damned “ si apre con la title track . La musica , scorre liquida come il più fuorviante dei veleni .
Orde spettrali di tastiere gravano inesorabili su ogni accordo all’insegna di un apparente sound potente e visionario. L’inizio potrebbe essere forse l’alba di un oblio perenne grazie anche ad un sound diretto dalle vesti assolutamente semplici. Questo sicuramente potrebbe provocare spaesamento , soprattutto per i neofiti che si affacciano per la prima volta nei mondi di pizzo e anfibi delle londinesi Scary Bitches. In realtà la loro musica , come per altro su detto , non dimostra una maestria stilistica ne tantomeno una certa originalità . “ The Island Of The Damned “ si dimena come un demone dallo sguardo buffo ed appare un ibrido concentrato di musica “ dark-rock†e della “club-culture “ a volte usata in maniera eccessiva e che spesso svilisce ancor di più il già non eccelso lavoro. Quasi tutte le tracce possiedono una stessa maschera ed uno stesso timbro sonoro. Riff metallici di chitarra , tastiere “organiche†e flebili inserimenti di elettronica cercano di riempire la tetra atmosfera che non riesce quasi mai ad essere “invasiva†e determinante.
Neppure la graffiante e sadica Alma Geddon riesce a raggiungere le tanto agognare lapidi , restando incastrata in un concentrico limbo. Il gruppo sembra dare maggiore importanza al trucco ed a far notare il “ siamo talmente goth da far paura ai gargoyle “ che alla musica . La loro essenza e la loro atmosfera si limita a vomitare infette sonorità che spesso riescono persino a rovinare questi due splendidi generi musicali. Un disco che potrebbe tranquillamente restare rinchiuso nelle segrete delle calze strappate delle Scary o se volete potete utilizzarlo per qualche nefasta serata di Halloween passata tra alcol e deliri.
Angel
Gothic Rock
2010
Scary Bitches