Gli Hiroshima Mon Amour si formano sul finire del 1994 a Teramo ad opera di Carlo Furii, voce e chitarra, Antonio campanella, basso, e Vincenzo Marchetti, tastiere. L’esordio dal vivo avviene nell’estate del 1995 con un repertorio che guarda alla prima new wave con un sound gelido dominato da basso e dai synth. Vincenzo Marchetti abbandona quasi subito la formazione e sarà sostituito da Pierluigi Di Sciascio. Dopo alcuni demo-tapes, nell’aprile del 1999 gli HMA escono con un omonimo mini-cd autoprodotto e distribuito dalla fanzine “Petali Viola” di Como. Nel giugno dello stesso anno la band giunge al traguardo del primo album, “Anno Zero” (Ideasuoni), contenente otto brani orientati verso una new wave aspra e chitarristica. Nel novembre del 2000 esce il secondo album dal titolo “Dedicata” (Ghost Records), dieci canzoni che abbandonano certe ruvidità del primo disco per recuperare le sonorità liquide ed elettroniche degli esordi. All’interno anche una controversa cover di “Siberia” dei Diaframma, posta proprio in apertura dell’album. La pubblicazione del disco coincide con la fuoriuscita di Antonio Campanella dal progetto e la fine della formazione storica.
Gli Hiroshima Mon Amour si ricostituiscono sul finire del 2001 con una formazione a quattro e con il solo Carlo Furii come membro superstite della line-up originaria. Insieme a lui Massimo Di Gaetano, chitarra, Domenico Capriotti, basso, e Livio Rapini, batteria. Selezionati per partecipare al RAW tour, manifestazione organizzata da Rockit e Arezzo Wave con l’obiettivo di promuovere la scena indipendente italiana, i nuovi HMA tornano sul palco con successo nel marzo 2002, insieme ad una serie di date sparse sul territorio nazionale. Nel novembre del 2004 la band compie dieci anni e celebra l’evento con la pubblicazione di una compilazione di inediti e rarità dal titolo “Cambio 1995/2001” (Revenge Records). A febbraio del 2005 parte l’Embryo Tour, una serie di date nei live clubs italiani che si chiude nel dicembre dello stesso anno con qualche tensione di troppo tra i musicisti, cui segue la decisione di interrompere l’attività live.
Approdati all’etichetta Danze Moderne, pubblicano tra il 2007 e il 2008 il mini-cd “ES”, quattro nuove tracce ed un remix, e “Embryo Tour 2005”, disco dal vivo con sopra la registrazione di uno dei concerti dell’ultimo tour. Due inediti degli HMA appaiono sulla cd compilation “Danze Moderne vol. 1” (ottobre 2008) insieme a (P)itch, Santa Sangre, Lisa Kant e Amerigo Verardi. A marzo 2011 esce l’album “Quinta stagione”, dodici nuovi brani che abbandonano certe tinte oscure del passato a favore di una rock-wave chitarristica di ampio respiro. Nuova linfa vitale viene apportata alla band dall’inserimento del polistrumentista Marcello Malatesta, spinta che si concretizzerà con la realizzazione del nuovo album “Australasia” (2015), nel quale gli HMA rinnovano ancora il loro sound, tra passi robotici, esotismi, foga post-punk e melodie struggenti.