I Siegfried nascono a Sassuolo (MO) alla fine del 2009 per iniziativa di Giovanni “Leo” Leonardi, chitarra e voce. L’iniziale progetto di band neofolk alla Death in June viene presto abbandonato di fronte alle evidenti attitudini wave-punk dei membri della prima formazione.
Dopo un primo anno di prove, concerti, cover, prime composizioni inedite e cambiamenti di line-up, la band si stabilizza con la formazione che vede Giovanni “Leo” Leonardi alla voce e alla chitarra acustica, Fabrizio “Fofy” Forghieri alla chitarra elettrica, Gigi Napodano al basso, Massimo “Fonty” Fontana alla batteria e Lucia Vicenzi alle tastiere. Con questa formazione la band realizza una serie di concerti in Emilia e fuori regione, riscuotendo un buon successo e iniziando a costruirsi una base di pubblico a-ezionato che segue i Siegfried anche nelle date più lontane. Nel Dicembre del 2011 viene registrato il primo album omonimo, 6 tracce inedite più 3 cover, per Blücher records, fantomatica etichetta che seguirà la band anche nei progetti successivi. Il disco, registrato in presa diretta in 6 ore, e prodotto con un budget bassissimo, riceve ottime critiche da magazine e webzine di settore e non, da Rockerilla ad Ascension Magazine, e diversi passaggi radiofonici.
Le 250 copie del primo album vengono esaurite in meno di 3 mesi e i pezzi del primo disco, caricati su Youtube, raggiungono rapidamente le migliaia di visualizzazioni. Non grandi numeri, certo, ma interessanti se si ha a che fare con una band totalmente autoprodotta e autopromossa. Nel periodo successivo all’uscita del primo disco, si intrecciano rapporti con altri muscisti e band della scena Italiana, in particolare con IANVA e DISCIPLINATHA, contatti che porteranno poi alle collaborazioni per il nuovo album.
Durante le registrazioni del nuovo album CEMENTOACCIAIO, iniziate ad ottobre 2012, Massimo Fontana decide di lasciare la band, per motivi personali, pur rimanendo amico e fan del gruppo.
A questo punto la registrazione delle parti di batteria sul disco viene a data ad Emi Pierro e la band inizia a cercare un nuovo batterista da inserire in pianta stabile nella line-up. Basta una sola audizione per conoscere e scegliere Yari Ugolini, che da quel momento è il nuovo batterista dei Siegfried. Fin dal primo giorno, i Siegfried hanno collaborato con Simone Poletti, artista reggiano conosciuto principalmente per il progetto Dinamo Innesco Rivoluzione e autore dell’immagine dell’ultimo disco di IANVA – La Mano di Gloria e del cofanetto antologico “I TESORI DELLA PATRIA” della storica band Bolognese DISCIPLINATHA.
La collaborazione fra band e artista non riguarda solo la realizzazione delle copertine del disco, ma anche tutto il concept che attraversa i brani e la stesura di parte dei testi dell’abum.
CEMENTOACCIAIO Il nuovo album inizia a nascere mentre il primo disco esce… i primi pezzi vengono infatti scritti già nei primissimi giorni del 2012. La composizione e la realizzazione del nuovo disco coprono quindi quasi un anno, i Siegfried entrano in studio (Earth Tone di Sassuolo) ad ottobre 2012 e ne escono a gennaio, ultimato il mixaggio. Il mastering è opera dell’amico Yvan Battaglia.Il nuovo album è totalmente autoprodotto. La band rifiuta, durante il 2012, le offerte di un paio di case discografiche indipendenti “di settore” per poter continuare a fare le proprie scelte in maniera autonoma e totalmente libera da condizionamenti.
Si decide quindi, anche su consiglio di amici, di proseguire il cammino con Blücher Records, fantomatica etichetta creata in occasione del primo disco da Simone Poetti e Giovanni Leonardi. Nel frattempo però, si stringe una collaborazione sempre più importante con Renato “Mercy”Carpaneto, cantante e leader di IANVA, che sostiene e consiglia il gruppo durante tutto il percorso di composizione ed arrangiamento dell’album. Il disco comprende 13 pezzi inediti, a partire dall’intro “FRONTE OCCIDENTALE” realizzata da Renato Carpaneto e Francesco La Rosa di IANVA. Gli altri pezzi, composti dalla band su testi di Giovanni Leonardi e Simone Poletti, comprendono anche la lettura “ISOLA FELICE” che si avvale della voce e delle chitarre di Dario Parisini (DISCIPLINATHA).
Il nuovo disco mostra una evoluzione piuttosto netta nei suoni, risultando più elettrico del primo Siegfried e, speriamo vivamente, meglio registrato e prodotto. I 13 pezzi si snodano fra suoni che spaziano dal post-punk alla wave, dal neofolk al rock italiano, fino ad alcuni accenni di valzer da balera! I testi a-rontano temi che vanno dalla più sringente attualità di “ISOLA FELICE” e “TRAMONTO D’EMILIA” alle ispirazioni letterarie di “DRAGONE SCELTO” e “I DUELLANTI”, a temi più cari alla band come quelli sviscerati in “RIBOLLE IL SANGUE” e nel primo singolo “IL POTERE DEI SEGNI”. Al momento i Siegfried continuano a suonare dal vivo ovunque sia loro richiesto e permesso, e sono sempre alla ricerca di una casa discografica che voglia condividere il percorso musicale/ideale della band e l’avventura che ne deriva.
Dall’ultimo assedio, passera’ soltanto un anno e “Salmo Delle Tempeste” vedra’ la luce.
Il dado e’ tratto, la dichiarazione di guerra annunciata, l’ Emilia insorge di nuovo !
Anche qui bellezza,poesia ma soprattutto maturita’, quella maturita’ acquisita e sofferta nel resistere imperterriti all’ intemperia, con la sguardo dritto verso il Sole, vagando tra le brume ed i fumi delle trincee.
Ancora una superba cover-art ( sempre il Poletti ), ancora un “illustre” alla produzione, Cristiano Santini ( Disciplinatha) ancora una gemma che risplende di Luce propria, piu’ elettronica ancora ed ancora nove tracce.
“Orizzonte frontale”, “Notturno D’ Ypres” ( delizia ) e poi “Nero d’ossa”, “Nella nebbia”, “Pece” ed altri memorabili tasselli di un panorama che prende sempre piu’ forma “Sul crepuscolo degli idoli” ( altro brano guerresco ) e sembra non voler capitolare.
“Salmo delle Tempeste” si staglia immemore sulle macerie della musica italiana. Alza i vessilli, serra le fila, dirompe.
Rullano i tamburi, la linea e’ compatta e schierata. “K” sta arrivando, pronti alla battaglia.