Desuite è la nuova creature di Marco Grazzi (voce e chitarra) e Claudio Mori (basso), già membri dei Sinezamia, band mantovana attiva discograficamente dal 2007, di cui Marco è ancora la voce, Claudio ne è stato il batterista.
Questa collaborazione si avvale della partecipazione alle tastiere di Nunzio Bisogno in tre pezzi delle quattro tracce che compongono l’omonimo Ep.
Le influenze della new wave italiana degli anni 80, primi Litfiba su tutti, è fortemente percepibile ma tutt’altro che invasiva. La cosa più interessante è costituita dal fatto che non ci troviamo di fronte ad un mero esercizio di riproposizione dei canoni musicali che tanto amiamo. In tutti i brani spicca poderosamente una forte personalità, che deve certamente molto all’esperienza, anche in sede live, maturata dai musicisti.
Se l’introduttiva “Iceberg”, per la quale è stato girato anche un video, profuma di wave in tutti i suoi secondi, grazie al lavoro svolto da Claudio con il basso, riportandoci alla mente i primi Litfiba, le coordinate del progetto emergono chiaramente grazie ai restanti brani.
“Natura Morta” ha un’anima più heavy, aggressivo/ossessiva che la rende il pezzo più bello ed interessante de lotto. “Specchio” riesce a spiazzare l’ascoltatore mettendo in mostra quanto i Desuite posseggano anche un’invidiabile attitudine death rock. La conclusiva “Ultimo Respiro” costituisce invece la summa di tutto quanto ascoltato: il mood carico di rassegnazione del brano è impreziosito dalla contrapposizione creata dal ritornello punk oriented.
Molto bello, curato e mai banale il songwriting di Marco, cantante dotato di una voce molto possente che facilmente potrebbe ricordare quella di Pelù, ma che sorprendentemente costituisce un tratto distintivo, grazie alla sua chiara volontà di non imitare nessuno.
L’Ep presenta un bell’artwork recante le opere di Bernardo Duccio Costantino ed è in edizione limitata -100 copie numerate. Non possiamo che augurarci che sia solo l’inizio, sperando in un prossimo Ep o, perché no, in un album che che possa farci apprezzare questa band anche sulla lunga distanza.
Desuite – Desuite (EP – 2017)
