Ecco a voi il nuovo video dei talentuosissimi Wora Wora Washington, che ci hanno dato in esclusiva assoluta il loro nuovo video. Qui di seguito un po’ di informazioni, buona visione!
Il regista:
Gaston Ramirez Feltrìn
Bio: http://www.mantovacreativa.it/it/154/partecipanti/gaston-ramirez–feltrin-?edizione=2013
Com’è nata l’idea:
L’idea per la realizzazione del video We Sway è stata affidata a Gaston Ramirez che ha cominciato a leggere la canzone e trasformarla in video partendo dal titolo e dal suo significato.
Si è cercato così di esplorare in termini analogici, da una parte, i concetti di oscillare e barcollare utilizzando le impostazioni manuali della telecamera, appunto oscillando e barcollando con la messa a fuoco e lo zoom; dall’altra usando il “caso” attraverso sia delle immagini discontinue di dadi che piovono e si muovono caoticamente nello schermo, sia nell’utilizzo di una illuminazione fuori controllo che alterna in estremo contrasto momenti di oscurità con altri di luminosità, creando atmosfere in cui le riprese vanno dalla risoluzione HD allo sgranamento totale delle immagini per l’appunto in modo analogico.
Concept del singolo:
We Sway è la metafora funambolica della nostra esistenza: la fune che ci riporta alla gioia dopo l’ascesa dal baratro e ti ci fa ricadere. Una fune che oscilla e delinea in un moto quasi gaussiano le nostre vite, le nostre esperienze.
Progetti per il futuro:
attualmente stiamo lavorando a nuovi pezzi in attesa di definire le nostre date per il nostro prossimo tour in nord europa
Biografia:
Esploratori notturni: così si definiscono Marco De Rossi e Giorgio Trez, aka i Wora Wora Washington. E a ragione, perché nella curiosità insita in ogni esploratore e nell’amore per le suggestioni del crepuscolo, c’è tutto il cuore della musica di questo duo veneziano a cavallo tra l’indie wave e quella che loro chiamano “evocative wave”. Il loro ultimo album, intitolato Mirror, li ha visti abbandonare lo shoegaze, il noise, per calcare pesantemente la mano sull’evocatività della musica. Mirror è un lavoro che vuole dare gran respiro alle canzoni, che qui sono immerse in maestosi ambienti aperti. Voci ferme e presenti ci raccontano il resto della storia. Dicono i WWW: “In Mirror alcune voci narranti intimano al bello della stranezza, della singolarità, dell’originalità perché il pensiero diverso è attraente, il pensiero conforme autoreferenziale già lo conosciamo”.