Wilde: Per chi ancora non la conoscesse, voglio presentarvi “il nostro vero talento italiano nel campo dell’illustrazione gotica e fantasy”: in arte “ScarletGothica”, nella vita Claudia. Come hai scoperto questo talento e passione?
Scarletgothica: Ciao Luca, innanzitutto grazie mille per l’intervista e per i complimenti.
La passione per l’Arte in generale ce l’ho da quando ero molto piccola: per quanto riguarda il Disegno, bhè da quando sono riuscita a tenere in mano una matita, per la Musica da quando ho scoperto che cantare mi rendeva pi๠felice. Ovviamente solo la prima passione si è recentemente trasformata in una attività lavorativa. Io sono autodidatta per quanto riguarda moltissime cose, solo negli ultimi 3 anni ho deciso di frequentare anche una scuola professionale che mi desse una mano a migliorarmi tecnicamente, ed il fatto di avere avuto già di mio una curiosità a sperimentare tecniche da sola, oppure ad avere “l’intuizione”, insomma tutte cose che prescindano dall’insegnamento, è stato di enorme aiuto. Inoltre la scuola è servita enormemente per farmi comprendere meglio l’eventuale mondo lavorativo e posso assicurare che per quanto riguarda l’Illustrazione, è davvero vastissimo. In genere ci si riferisce all’Illustrazione solo per l’editoria, invece è una professione che tocca praticamente tutti i campi in cui si richieda l’ausilio di un immagine per comunicare, quindi pubblicità televisione, cinema, teatro, musica … davvero, è una disciplina incredibilmente presente nella vita di ogni giorno. E questa è una cosa del lavoro che mi piace molto perchè permette di acquisire tante conoscenze e tante esperienze differenti.
Wilde: Come ti piace lavorare principalmente?
Scarletgothica: Questa domanda si apre a ben due risposte: una per quanto riguarda la “tecnica”, l’altra per quanto riguarda la parte “concettuale” di una illustrazione.
Rispondendo alla prima, mi piace moltissimo mantenere un’impostazione tradizionale e quindi lavorare con le tecniche basilari, quindi grafite, acquerelli, matite colorate, acrilici, e via discorrendo. Ovviamente non disdegno il digitale che anzi utilizzo molto, soprattutto per ritocchi e grafica. Attualmente mi piace soprattutto mischiare il tradizionale al digitale sperimentando quindi tecniche e stili che rendano il lavoro pi๠personale e sicuramente pi๠gradevole. Per ora non ho ancora affrontato la colorazione interamente digitale, ma ci sto lavorando: uno dei miei obiettivi professionali principali è quello di saper utilizzare al meglio quante pi๠tecniche possibili. E ammetto che la scuola mi aiuta molto in questo.
La seconda risposta invece riguarda il “concetto”: mi piace lavorare sulle sensazioni cromatiche e sull’allegoria. Ovviamente nel corso del tempo ho sviluppato anche un senso pi๠critico e sicuramente sono cambiata anche a livello compositivo e progettuale rispetto alle mie prime illustrazioni, ma rappresentare il mio mondo con uno stile realistico che perà ² racconti una sorta di mondo onirico, parallelo non mi ha ancora abbandonata. Per quanto, sperimento molto anche stili differenti e pi๠adattabili alle diverse esigenze lavorative che potrei incontrare, o pi๠precisamente cerco di adattare al meglio il mio stile a tutte le occasioni che si presentano.
Wilde: Quali sono i soggetti da cui trai ispirazione?
Scarletgothica: Altra domanda che prevede duplice risposta. Per quanto riguarda i soggetti in quanto “modelli”, bhè in genere io lavoro moltissimo di fantasia, e la fotografia o il modello dal vero sono un ottimo punto di partenza, ma non sono sempre necessari e a volte vado di memoria pura. Sinceramente mi puà ² ispirare qualsiasi cosa, da un sorriso ad una luce, un sentimento, una musica , un quadro ¦ diciamo che nei lavori personali, la “sensazione” e il “messaggio” sono fondamentali quindi spesso si lavora a seconda se si vuole esprimere un sentimento o se si vuole dare un messaggio, od entrambi.
Se invece si vuole conoscere proprio il “nome” delle mie ispirazioni, bhè sono talmente tanti che sicuramente risulterei noiosa. In breve, ho una predilezione per l’arte figurativa a partire dal Rinascimento in poi prediligendo soprattutto il Romanticismo con Hayez e Waterhouse; che di musica sono estremamente eclettica, anche se mi concentro maggiormente sul rock, metal e ambient . Non sono particolarmente cinefila fatta eccezione per alcuni registi e alcuni film, come Stanley Kubrick e Tim Burton. Adoro leggere e anche qui non ho preferenze di genere, anche se tra i miei autori preferiti annovero Howard Phillips Lovecraft e John Ronald Reuel Tolkien. Tutte questi autori, libri, film, musicisti sono un enorme, vastissima e sempre nuova fonte di ispirazione.Scarlet Gothica
Wilde: Cosa ne pensi di illustratori del calibro di Victoria Francès, Luis Royo e Brom?
Scarletgothica: Penso che siano degli ottimi illustratori. Perà ² prima di parlarne ci terrei a fare una precisazione: sono si illustratori, ma rientrano pi๠nella branca degli “autori” (che non è molto differente dall’essere pittore in fondo). Nello specifico di Victoria Francès ammiro moltissimo la qualità del lavoro ed il livello che è riuscita a raggiungere in breve tempo considerando la giovane età (siamo coetanee); di Luis Royo ammiro molto il fatto che pur essendo “cresciuto” professionalmente negli anni ’80 dove il must per l’Illustrazione era l’iperrealismo e c’era un deciso (e richiesto) appiattimento di stili, lui sia sempre riuscito a mantenersi con un certo distacco dalla corrente aggrappandosi ad uno stile pi๠personale che lo differenziava dalla massa di illustratori di quel genere; mentre di Brom ammiro l’immensa capacità creativa, compositiva e il gusto per il colore.
In genere i primi due sopracitati, sono tra quelli pi๠famosi perchè si propongono al grande pubblico e anche perchè per loro immensa fortuna e merito sicuramente, possono contare su una grande pubblicità (in effetti mi stupisce la presenza di Brom che invece spesso è meno conosciuto, che è un vero peccato ¦ in genere c’è Boris Vallejo al suo posto!) e spesso accade che diventino i punti di riferimento per molti e vengano mitizzati. Io in genere tendo a non mitizzare nessuno perchè non credo che sia molto costruttivo o utile a livello umano e professionale. Li ritengo quindi tutti validi, estremamente talentuosi e meritevoli, ma nè pi๠nè meno che allo stesso livello di altri validissimi e altrettanto bravi e talentuosi artisti, aimè forse troppo misconosciuti.
Wilde: Quindi, stai dicendo che esistono diverse tipologie di Illustratori?
Scarletgothica: Si, diciamo La differenza tra “autori” e “freelance” è proprio una scelta professionale: se decidi di essere “autore” rispetto a “freelance” allora il tuo lavoro consisterà maggiormente nell’editoria e nei lavori personali proposti al pubblico, e in rari casi ci si avventurerà in altre esperienze lavorative in cui partecipano altri colleghi (parlo di aziende, studi, agenzie e cosଠvia) e quindi l’esperienza lavorativa con un cliente che dice cosa vuole e come devi farlo sarà pressochè assente. Non sto dicendo che è meglio o peggio, semplicemente è una scelta differente. Mi è capitato di leggere che alcuni “artisti” non fanno lavori su commissione perchè non sarebbero “spontanei” e quindi non “opere d’arte”: innanzitutto questa è una cosa che per un freelance non vale, o meglio per noi pi๠che di opere d’arte si parla di “prodotto”, nè pi๠nè meno. E poi anche quando si lavora su commissione uno il proprio ce lo mette sempre, non si è robot: a volte potrà essere pi๠la manualità a volte è lo stile, a volte sono i colori, insomma cambia di lavoro in lavoro ma dietro ci sei sempre tu illustratore. Poi è ovvio, la qualità conta moltissimo, e ciಠche hai prodotto puಠessere anche considerato “opera d’arte”, ma è una considerazione a posteriori. Diciamo che per fare un paragone convincente, gli illustratori di oggi svolgono il medesimo servizio che era richiesto agli artisti che anticamente erano protetti dai magnati che commissionavano loro le opere.
Io per ora di paletti in merito alla scelta professionale non ne voglio mettere, anche se ammetto preferirei avere una vita lavorativa pi๠varia possibile. Se c’è una cosa che mi stimola moltissimo nel processo creativo è il confronto con la gente, adoro lo scambio di idee, di suggerimenti; di vedere come lavorano gli altri e trarre nuove ispirazioni. Secondo me è un processo che aiuta molto a non estraniarsi dalla realtà e non rischiare di finire in un piccolo mondo solo proprio. Non sto escludendo il fatto di poter essere anche autrice, perà ² come scelta è molto “dura” da compiere perchè prima di tutto bisogna avere i soldi o un aiuto da terzi per potersi permettere di vivere dei mesi senza guadagnare; poi ci vuole molto tempo da dedicare solo ai tuoi progetti (la continuità è fondamentale) e infine la sicurezza che una volta finiti saranno prodotti adeguato al mercato, e quindi la sicurezza di avere un editore e un managment alle spalle, che si occupino della pubblicità di promuoverti alle fiere, di organizzare mostre, eventi, e cosଠvia.
Wilde: A questo proposito, hai altri illustratori, disegnatori, scultori che segui particolarmente e che ti senti di consigliarci?
Scarletgothica: Ah, anche qui dovrei fare un elenco infinito e risulterei noiosa. Premetto che seguo sia illustratori, fotografi, disegnatori, fumettisti molto giovani ma che già stimo davvero molto (alcuni sono anche cari amici) e tutti estremamente differenti sia da me che tra di loro, sul web meglio noti come Elo-Elo, Chiara Negrini, Daniela Volpari, Kmye-Chan, Cristina Alonso, Lady Tinuviel, Demon Destroy, Thanya Heteferes, Bente Shlick, Rauko art, Queen Persefone, AnimaAeterna, Lindena Phylla, Rozenn, Medusa, Alessio Cadamuro, Venj ¦solo per citarne qualcuno, ma ce ne sono davvero altri mille almeno.
Tra i pi๠(o meno) noti al pubblico invece stimo moltissimo fumettisti, illustratori, pittori come Mark Ryden, Brad Holland, Milo Manara, Dorian Claevenger, Paolo Eleuteri Serpieri, Giuseppe Franzella, Luca Enoch, Yoshiyuki Sadamoto, Sei Itho, Luciano del Vecchio (con Lean), Ayami Kojima, Joe Madureira, Kaori Yuuki, Frank Frazzetta, Hans Ruedi Giger, Diane Arbus, Brian Froud , Alan Lee, Simone Bianchi, Rebecca Dautremer, Benjamin Lacombe, Alessandro Barbucci (con Barbara Canepa), Jason Chan, Lostfish, Virgine Ropars, Lori Earley, Pascal Abadie, Viona, Martin Black, Audrey Kawasaki, Jean Sebastien Rossbach, Hussar¦ no, basta ho rischio di non finire pià¹Â¦
Wilde: Se qualcuno volesse acquistare un tuo prodotto dove potrebbe reperirlo?
Scarletgothica: Se parli di vero e proprio merchandising ancora non ne ho purtroppo (ho anche provato ad utilizzare qualcuno di quei service su internet, ma non mi è piaciuta la gestione ed inoltre li trovo estremamente costosi), ma mi sto attivando in merito nel mio piccolo per quello poco che posso proporre: in genere se la gente apprezza i miei lavori ed è interessata all’acquisto di una stampa o di un originale, mi contatta privatamente tramite il mio sito web o uno dei miei profili MySpace o Facebook, rispondo io personalmente. Altrimenti se si è interessati all’ oggettistica, c’è una ragazza dolcissima di nome Azylis che propone alcuni monili con le mie illustrazioni impresse sopra. Azylis Crà Æ’à‚©ations – DaWanda, perಠio non mi occupo assolutamente della gestione.
Wilde: Come hai promosso e come pensi di promuovere le tue opere prossimamente?
Scarletgothica: Bhè io continuerಠad aggiornare il mio sito web , ScarletGothica con nuove illustrazioni e notizie (anche di eventuali mostre), inoltre sono facilmente reperibile in diversi social network come appunto MySpace e Facebook , inoltre alcuni “fans” hanno creato appunto fan club sparsi per la rete a cui ci si puಠiscrivere liberamente (troverete tutti i link sul mio sito). Per ora internet è il mezzo di maggior diffusione delle mie opere e credo che continuerà ad esserlo.
Wilde: Sappiamo che hai contribuito alla creazione della copertina dell’ultimo album della nota band Gothic /Ambient “Artesia”. Come nasce questa collaborazione?
Scarletgothica: La collaborazione con gli Artesia in verità è nata un po’ per caso. Li ho sempre ammirati e seguiti nel loro excursus musicale, e un giorno ho conosciuto Agathe sul MySpace, le ho mostrato una illustrazione in cui avevo preso ispirazione da una sua foto . Agathe è rimasta entusiasta del mio lavoro e da allora abbiamo mantenuto i contatti. Nell’estate del 2008 mi fa sapere che stavano componendo il nuovo disco e che sarebbe stato pronto nei primi mesi del 2009. Le ho proposto allora di collaborare insieme e quindi da là ¬ è nato l’artwork di “Llydaw”. Il concept dell’album riguarda le leggende celtiche della Brocellandia, in Francia del Nord (infatti “Llydaw” è gallese ed è il modo antico di chiamare la “Bretagna”), tutti luoghi cari alla band e cui hanno dato i natali. Devo dire che io purtroppo non ho ancora avuto modo (ahimè) di visitare questi posti magici e meravigliosi, quindi mi sono basata su fotografie che mi ha fornito la band stessa per cercare di ricreare quelle atmosfere. Le illustrazioni seguono un’impostazione di genere molto classica, devono rievocare Tolkien e i poemi epici nordici, quindi ho puntato pi๠sull’effetto che sul concetto: ogni immagine ha infatti delle sensazioni cromatiche molto precise ed evocative, prevalgono verdi e marroni per le ambientazioni boschive e pi๠riposanti; i blu, viola e grigi per quelle interne e malinconiche. Ho curato la grafica e per l’occasione ho anche riprogettato il logo, creandone uno che si adattasse meglio all’artwork e alla musica. Essendo appunto un lavoro collaborativo, ho lavorato cercando di mediare tra la commissione vera e propria (dove puà ² accadere che il cliente specifica cosa vuole nei dettagli) e il lavoro personale, dove ovviamente metti pi๠del tuo. Come esperienza è stata faticosa ma decisamente istruttiva riguardo moltissimi aspetti sia lavorativi che umani, e posso anticiparvi tranquillamente che non finirà qui.
Wilde: Per rimanere a tema, puoi parlarci dei tuoi gusti musicali?
Scarletgothica: Come ho specificato in precedenza sono molto eclettica in quanto a gusti musicali, e posso passare dal pop al heavy metal pi๠spinto senza problemi. Ovviamente ho le mie preferenze, i miei generi preferiti rimangono il metal (che è una passione nata da adolescente) e l’ambient. Tra gli artisti che prediligo annovero Artesia, Dark Sanctuary, Gothica, Tristania, Ophelia’s Dream, Theodor Bastard, Hexperos, Pinkruby, Loreena McKennitt, Kari Rueslatten, Judas Priest, Milà ² Aesma Daeva, Dismal, Devin Townsend, Balckmore’s Night, Carcass, Obituary, Elane, Francesca Chiara, Thaeatre Of Tragedy, The Vision Bleak, Therion, Ataraxia, Mago De Oz, Dead Can Dance, Emma Shapplin, Emilie Autumn, Persephone, The Sins Of Thy Beloved, Lacrimosa, Cradle Of Filth, Caprice, Trobar De Morte, Faun, Draconian, Sirenia, Haggard, My Dying Bride, Death, Dark Tranquillity, Iron Maiden, Nightwish, Narsillion, Midnattsol, Quintorigo, Nox Arcana ¦ (anche questo, un elenco infinito!)
Devo dire che la musica è una componente fondamentale del mio lavoro estremamente ispirante e mi fa raggiungere il giusto “mood” per lavorare serenamente. Non è necessario che la musica esprima quello che sto facendo, nel caso di un lavoro per una band risulta ovvio che le illustrazioni debbano seguire la musica (e quindi mi adatto anche alla volontà della band in questione) ma per quanto riguarda i lavori personali, l’importante è che suoni quello che mi piace e che mi aiuti a lavorare al meglio. La musica mi influenza enormemente, sarà anche perchè l’ho sempre vissuta anche dalla parte di chi non è solo fruitore ma partecipa alla realizzazione pi๠o meno attivamente (e quindi i vari cori cui facevo parte, sessioni di registrazione e missaggio, et cetera).
Wilde: L’intervista è finita Claudia, ti lasciamo uno spazio finale per esprimere quello che desideri.
Scarletgothica: Bhè ho parlato anche troppo in effetti. Mi limito a salutare e ringraziare te per la gentilezza e la disponibilità la comunità web di Darkitalia.it per sopportare la lettura dei miei deliri, i miei fan club, e “last but not least”, tutte le persone che mi supportano ogni giorno con le loro dimostrazioni di affetto, i commenti e gli incoraggiamenti.
Grazie mille a tutti quanti, vi voglio veramente bene.