In occasione del concerto che si terrà al Bloom il 18 Ottobre, abbiamo fatto una chiacchierata con Wayne Hussey, cantante e leader dei The Mission, vediamo cosa ci rivela!
..english version below..
1 – Siamo molto felici di ospitarvi su Darkitalia, in questo mese di settembre che si presenta ricco di novità. A cominciare dal singolo che gira in rete “Met-Amor-Phosis”. Sembra un chiaro ritorno alle origini del vostro suono, dopo l’esperienza più “tradizionale”, meno goth oriented, che avete realizzato nel 2013 con il buon album “The Brightest Light”. Sono rimasto colpito dalla partecipazione di Ville Valo (singer degli Him). Come è nata la collaborazione?
Wayne Hussey – Ville è un caro amico, ci conosciamo da circa 17 anni e, anche se non ci vediamo spesso, ci teniamo in contatto. Quando abbiamo cominciato a lavorare sulle seconde voci di questo nuovo disco, ho voluto aggiungere altri cantanti oltre alla mia voce (e di Craig) per dare diversa struttura e colore alle canzoni.
Ho chiesto a qualche amico, quasi tutti hanno accettato, tra cui appunto Ville. Lui ha una grande voce, e so che ha lavorato duramente per registrare la sua parte nella canzone. Ci sono 58 tracce della sua voce mixate dentro, 3 più di quanto ho fatto io per i cori e il pezzo parlato, che sono, appunto, solo 55.
2 – Il disco che uscirà a fine mese “Another Fall From Grace” vede la partecipazione di altri artisti?
W – Si, altre voci coinvolte sono quelle di Martin Gore, Gary Numan, Julianne Regan, e Evi Vine, inoltre in una canzone c’è un bellissimo e inquietante sax e clarinetto suonato da Duke Garwood.
3 – Quali saranno le caratteristiche del suono del nuovo album? Cosa si dovranno aspettare i vostri fan?
W – Beh, diciamo che questo è il vostro lavoro, e non è mio compito dirlo. Io ho fatto il mio, il disco è pronto e finito. Adesso starà a voi dire cosa ne pensate e dare ai lettori la vostra opinione. Quello che posso dire è che in questo disco ho suonato molta più chitarra, in particolare la 12 corde, rispetto a quanto fatto negli ultimi anni.
4 – 30 anni dunque sono passati dall’uscita di God’s Own Medicine, in tutto questo tempo com’è cambiato il vostro approccio verso la musica e verso il pubblico? e, di contro, quanto è cambiato, secondo voi, il pubblico nei confronti della musica live?
W – Penso che il mio rapporto con la musica sia praticamente lo stesso in quanto nasce da un bisogno di creare. Mi piace pensare di essere migliorato nell’arte dello scrivere canzoni e fare dischi ma considerato che gran parte del nostro pubblico vuole sempre sentire le vecchie canzoni ai nostri concerti probabilmente mi sbaglio. Oggi c’e’ molto meno uso di droghe durante la realizzazione dei dischi di The Mission. Sicuramente meno droghe illegali di quelle che oggi ti possano prescrivere.
Credo che la mia relazione con il pubblico sia rimasta la stessa. Ai concerti mi aspetto un coinvolgimento da parte della gente, esattamente come loro se lo aspettano da noi.
C’e’ sempre stato un senso di coesione tra noi e il nostro pubblico e questo e’ cio’ che rende la relazione speciale, almeno per me. Come credo sia cambiato il publico… Beh, è diminuito ed e’ piu’ vecchio, per dirtelo in termini biblici, e questo vale sia per la band che per l’audience : “lo spirito e’ ancora forte ma la carne e’ affaticata” .
5 – Per promuovere il nuovo album, ma non solo, partirete per un tour mondiale, il “30th anniversary” , che si preannuncia ricco di date. Al di là del significato di “anniversario”, cosa sentite il bisogno celebrare a livello personale?
W – Essere ancora vivi e discretamente in salute, essere ancora in grado di creare musica, fare concerti e dischi e divertirsi nel farlo… non credo sia male come risultato ed e’ qualcosa che vale la pena celebrare.
6 – Come band potete vantare una schiera di fans tra i più fedeli della scena gothic, sparsi in tutto il mondo. Cosa dobbiamo aspettarci da questo tour? Quali episodi della vostra discografia verrano proposti? Pensate di realizzare un dvd/blu-ray o live album in ricordo di questo tour?
W – Recentemente ho dato alla band una lista di 43 canzoni da studiare per il tour e queste coprono ogni fase della band dal 1986 a oggi. Ogni concerto sara’ diversa e ci sara’ sul palco come ospite Evi Vine al coro. Non pensiamo di registrare o filmare nessuna delle tappe del tour perche’ credo ci sia gia’ abbastanza materiale live disponibile.
7 – Si Vocifera che questo potrebbe essere il vostro ultimo tour, potete confermarlo? ne approfitto per “tirare le somme” e chiedervi: siete soddisfatti di quanto avete realizzato finora o avete qualche sogno rimasto nel cassetto?
W – Non so da dove arrivi questo rumor ma non mi e’ giunta voce che questo sia il nostro ultimo tour. Non abbiamo nient’ altro in mente o di confermato ma cio’ non significa che questo sara’ il nostro ultimo tour. Chissa’, potrebbe anche esserlo, ma non lo stiamo preparando come tale.
Credo che come band abbiamo realizzato tutto e piu’ di quanto ci eravamo prefissati. Nessuno sano di mente avrebbe mai pensato, quando abbiamo formato la band nel 1986, che saremmo ancora stati sulla scena 30 anni dopo.
A titolo personale, ci sono ancora cose che voglio fare, in particolare comporre brani per un film, scrivere un libro e fare paracadutismo. Oh e recitare in un film.
8 – L’unica data italiana del tour sarà a Milano martedì 18 ottobre al Bloom di Mezzago. Che ricordi avete delle precedenti esperienze live in Italia? Avete qualche aneddoto particolare da rivelarci?
W – Innanzitutto lasciami dire che l’Italia e’ probabimente il mio paese ideale come meta delle vacanze e Roma e’ la mia citta’ preferita. Amo la cultura, la storia, l’arte, l’architettura, lo stile, il cibo e ovviamente il vino, tuttavia fare concerti in Italia e’ sempre una scommessa. Dopo il Sud America e’ il posto piu’ disorganizzato per concerti. Lo adoro ma e’ puro caos. Sempre. Pero’ ti fa sentire vivo quindi cosa vuoi di piu’?
9 – parliamo di musica: c’è qualche band nuova che ha destato il vostro interesse? e in particolare della scena goth?
W – Vedi, il fatto che io consideri i Radiohead e i Placebo nuove bands probabilmente ti dice che non sono poi cosi’ aggiornato su quello che succede in giro…. No dai scherzo. Ascolto nuove cose se qualcuno me le raccomanda o se leggo qualcosa e attira la mia l’attenzione. Mi piace davvero tanto l’ultimo album dei Tame Impala, i The XX mi piacciono molto, Lera Lynn e anche i Low. L’ultimo album dei Radiohead e’ un capolavoro cosi’ come lo sono i recenti EP e video dei Massive Attack.
10 – siamo quasi in chiusura e vorrei fare una domanda un po’ più introspettiva: Chi o cosa sono i The Mission oggi? Potete scegliere anche una frase, un film o un quadro per rispondere
W – “La strada che hai davanti e’ piu’ corta di quella dietro” (citazione probabilmente di un brano dei Therapy? – n.d.r.)
11 – Vi salutò ringraziandovi per la bella chiacchierata e vi invito a salutare i fans Italiani che vi amano tanto, nel modo che preferite!
w – Come sempre, sono particolarmente felice di venire in tour in Italia e rivedere alcuni dei miei carissimi amici. Ciao Lorenzo, Mina, Alex & Giulio.
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1 – We are very happy and excited to have you on Darkitalia. September is going to be a month full of news and surprises. Let’s start by talking about your new single Met-Amor-Phosis, which can be streamed on the Internet. It sounds like a return to your roots, after the more “traditional” and less goth-oriented album The Brightest Light of 2013. I was impressed by the participation of HIM’s lead vocalist Ville Valo. How did this collaboration happen?
W – Ville is an old friend of mine, we’ve known each other for 16-17 years now and whilst we don’t see each other very often we do occasionally keep in touch. When it came to the backing vocals on this album I wanted other voices other than mine (or Craig’s) to add extra colour and texture. I asked a few friends, most of whom said yes, Ville being one of them. He has a great voice, Ville, and I know he worked really hard on this track for me. There are 58 tracks of his vocals mixed in there somewhere, 3 more than I did for the choral & spoken word piece, Valaam. That was only 55 tracks of vocals.
2 – Your new album “Another Fall From Grace” will be released at the end of the month. Will it include other special guests?
W – Yes, we also have backing vocal contributions from Martin Gore, Gary Numan, Julianne Regan, and Evi Vine and some wonderful and disturbing sax and clarinet playing by Duke Garwood on one song.
3 – What will be the features of this new album and its sound? What can your fans expect?
W – Well, that’s your job and I’m not doing your job. I’ve done mine, the record is done and finished. Now it’s up to you to decide what you think of it and to let your readership know your opinion. What I will say is that I play a lot more guitar, and particularly 12 string guitar, on this album than I have done for many a year.
4 – So, 30 years have passed since God’s Own Medicine was released. How has your approach to music and the audience changed overall? On the other hand, how much do you think the audience’s attitude to live music has changed?
W – I think my approach to music is pretty much the same inasmuch as it is born out of a need to create. I like to think I have gotten better at the art of writing songs and making records but judging by the fact that the majority of our audience only ever really want to hear the old songs at the shows I may well have that wrong. There are a lot less drugs involved in the making of Mission records now, not so much illegal anymore as prescription. I think my attitude to our audience remains the same. I demand an involvement from them at the shows just as they demand involvement from us. There is and has always a sense of communion between us and our audience and this is what makes the relationship special, for me at least. As for how the audience has changed… well, it’s gotten smaller and older but I’ll get all biblical on you and say that, and this goes for the band as much as the audience, the spirit is still willing but the flesh is now under a lot of strain to still do what we once took for granted.
5 – You are going to celebrate 30 years of achievements and promote your new album with the “30th Anniversary Tour”, which has many dates planned. Besides your own anniversary what do you feel you want to celebrate on a personal level?
W – Still being alive and in reasonable health and still being able to make music, play shows, release records, and enjoying it…..that’s not a bad achievement and something worth celebrating.
6 – You boast a large number of fans worldwide and they are among the most loyal on the gothic scene. What can we expect from this tour? Which tracks from your past albums are you planning to celebrate? Are you going to surprise your fans with a DVD/Blu-ray of the tour?
W – Well, I’ve recently given the band a list of 43 songs to learn for the tour which covers every period of the band since 1986. Every night will be different. And we will be joined onstage by Evi Vine guesting on backing vocals. There are no plans to record or film any of the shows as I think there’s already enough ‘live’ material available.
7 – Rumour has it that this could be your last tour. Is it true? I would like to take this opportunity to ask you if, all things considered, you feel fulfilled with what you have done so far or there is something that you still haven’t accomplished. Do you have any secret wish?
W – I don’t know where you get your gossip from but no one has told me that it’s our last tour. We don’t have anything else planned or confirmed but that doesn’t mean to say that this is the last tour. Who knows, it could be, but we’re not planning it as such. I think we’ve fulfilled everything and more that we set out to do as a band. No one in their right mind would’ve predicted that we’d still be around 30 years later when we first got together in 1986. On a personal level there are still things I want to do, most notably to score a film, to write a book, and to skydive. Oh, and to act in a film.
8 – The only Italian tour date will be Tuesday 18th October at the Bloom Club in Mezzago, Milan. What are your memories of Italian live performances? Are there any stories you would like to share?
W – Let me first say that, generally, Italy is perhaps my favourite country for holidays with Rome being my favourite city. I love the culture, the history, the art, the architecture, the style, the food, and of course, the vinhos. But playing shows in Italy is always a crap shoot. It is, after South America, the most dis-organised place for shows. I love it but it is chaos. Always. It does make you feel alive though and what more can you ask?
9 – Let’s talk music. Is there any new band, especially in the goth scene, that caught your attention?
W – Well, the fact that I consider Radiohead and Placebo as new bands probably tells you that I don’t have my finger on the pulse of what is going on……no, I’m not really that bad. I do listen to new things if someone recommends something or I read something and it takes my interest. I really like the last Tame Impala album, The XX I really like, Lera Lynn I like, Low as well. And the last Radiohead album is a masterpiece as are the recent spate of Massive Attack EP’s & videos.
10 – It’s almost time to wrap up and I would like to ask you a more introspective type of question. Who or what are The Mission today? You can also use a quote, name a film or a painting to answer the question.
W – “The road ahead is shorter than the road behind is long.”
11 – I would like to thank you for your time. It has been great talking to you. Please feel free to say anything you want to your Italian fans who love you so much!
W – As always, I am particularly looking forward to being in Italy and seeing some of my very good Italian friends. Hi Lorenzo, Mine, Alex, & Guilio.