28-12-2009 Torino United Club – Recensione a cura di Stefano Rassu – Fotografie di Black Ossian
Questo è stato il secondo evento ufficiale prodotto ed organizzato da Darkitalia Solitamente i rigraziamenti vanno fatti al fondo ma se avrete mai a che fare con i quattro ragazzi tedeschi che compongono la band dei “MONOZID” sicuramente potrete capire perchè mi permetto di ringraziarli sin da subito, oltre alla loro tecnicità e bravura, hanno avuto un comportamento perfetto nei confronti di chi ha lavorato per portarli in italia per la loro seconda volta, e sono stati di una simpatia e di una disponibilità che ormai si fatica a vedere nel nostro bel paese. Veniamo al concerto, ad aprire le danze sono stati gli “EVEN MORE VAST” band valdostana dalle sonorità gothic rock e simil wave, composta da “Luca Martello” (compositore – chitarra) e da “Antonietta Scilipoti” (voce) i due membri portanti della band che per la sezione live si appoggiano ad un bassista nella formazione ormai da parecchio tempo. La performance live è stata alquanto piacevole, nonostante un paio di inconvenienti tecnici a inizio live che non hanno comunque pregiudicato la qualità del live. Notevole la voce di “Antonella” capace di trasmettere emozioni al di là del’immaginario musicale della band, i suoni di chitarra molto affini alla voce, hanno dimostrato uno studio molto approfondito nella composizione dei brani, che sembrano appunto cuciti addosso alla cantante. Dopo i 45 minuti di live pochi erano gli insoddisfatti, forse il gruppo non ha movimentato troppo le gambe del pubblico a causa della mancanza della batteria, ma sicuramente lo stato emozionale è stato scosso.
Il tempo di un cambio palco veloce e vediamo entrare il nostro gruppo tedesco, inizio veloce e d’impatto che fa subito riemergere tutti i presenti dalla situazione emozionale creatasi con il live precendente, e costringe a muovere il piede a tempo! “Franz” il cantante chitarrista del gruppo, ha dimostrato di saper essere un trascinatore anche davanti allo scarso pubblico della serata, (purtroppo il lunedì sera piovoso pre-festivo ha fatto il suo giusto corso) anche “Max” (batteria), “Daniel” (chitarrista) e “Robert” (bassista – new entry) hanno dato davvero tutto sul palco nonostante il viaggio dalla Germania a Milano dove hanno suonato la domenica sera, e da Milano a Torino sulle spalle. Le sonorità che è in grado di tirare fuori questa band non sono descrivibili in poche parole, le chitarre sono qualcosa di davvero particolare, soprattutto dal vivo, difatti in pezzi come “Let’s shake and the Wonder” il pubblico è rimasto a bocca aperta, questa sonorità che paiono provenire da un chitarrino classico, con degli arpeggi tenici all’inverosimile, lasciano davvero di stucco. La ritmica sprigionata è quella classica delle band post punk di nuova generazione, quali “Varsovie” e “For Against” dai quali sicuramente questi ragazzi hanno preso spunto ed ispirazione. Un vivo consiglio è quello di comprare “Say hello to artificial Grey” un disco che sicuramente vi lascerà soddisfatti dopo ogni ascolto.. Purtroppo non ho una foto del furgoncino con cui i Monozid hanno attraversato mezza Europa e tuta l’Italia, però posso raccontarvi un piccolo aneddoto estemporaneo al live¦ il giorno dopo il live dopo una bella dormita e una sostanziosa colazione, uscendo da casa mia i ragazzi si sono ritrovati una multa di 39 € sul parabrezza, e provando a ripartire gli si è ingolfato irrimediabilmente il furgoncino, solo grazie all'”avvento” di un meccanico e al nostro forte spingere sono riusciti a ripartire verso Fano dove li attendeva un’altra data. Questi ragazzi sono partiti all’avventura su di un van sgangherato e dopo aver girato mezza Italia, li ho rincontrati a Firenze lungo l’evento organizzato da “From Dusk Till Down” dove ero ospite come dj, subito dopo aver suonato siamo usciti a fumare una sigaretta, e mi hanno confessato di aver avuto problemi a “carroccio blu” per tutto il tour, insomma un gruppo di musicisti veri, da cui imparare che la musica è fatta anche di queste piccole avventure, e non solo di soldi e gratificazioni da parte della massa!
Stefano Rassu.