Debut album per gli americani 3 teeth. Dopo un buon impatto nelle varie playlist alternative americane, rilasciano il primo full lenght. Industrial di estrema aggressività ma adatto al dancefloor alternativo, mischiando influenze hardcore e moderne lungo tutta la tracklist.
L’album è un continuo martello dall’inizio alla fine, melodie oscure e bassi ossessivi incidono il ritmo di 3 teeth. “Nihil” ci introduce in questo mondo, una classica marcia industrial con un refrain ripetitivo e distorto al massimo.
Brani come “Master of Decay” dimostra come la band sia moto brava a creare tenebrose melodie, un anatema cantato con sapienza attraverso un suono solenne e cadenzato opposto a tracce come “Dissolve”, animata da cadenze hardcore e chitarroni pesanti e incalzanti. O come “Antiflux” traccia electro melodica, dominata da forti distorsioni elettriche e un suono caleidoscopio e ipnotico.
L’album ci saluta con “Too Far Gone” epica traccia strumentale metallica quasi celtica nel suo incedere, ricca di pathos e forte sentimento che sfuma in un’ultima distorsione. 3 teeth è un album che nonostante abbia evidenti influenze con Slipknot e Rammstein, dimostra un suo grado di originalità nel saper miscelare queste influenze e farle proprie. Un ascolto gradevole che nonostante la durata e la corposità della proposta fa divertire e ballare.
3 Teeth – 3 Teeth