I SITD sono una band Industrial attiva dal 1996 molto attiva e stimata in patria. Questo nuovo lavoro “Dunkelziffer” esce a tre anni dall’ultimo full lenght e questa attesa non è servita per modificare un songwriten ormai consolidato. Parliamo di un Industrial – electro/pop molto banale con facili melodie e refrain ripetitivi, molto vicini ai VNV da cui traggono ispirazione.
L’album risulta essere eccessivamente piatto e noioso, non ci sono “killer song” in grado di far risaltare un brano rispetto ad un altro, la parte più positiva sono le ottime costruzioni melodiche come in “Autoaggression” dove i SITD ci regalano un brano con connotazioni epiche e pompose grazie anche a un uso azzeccato di synth e tastiere. O in “Memorandum” brano ebm dai ritmi incalzanti e un bel inserto di piano nel mezzo ad accrescere il pathos. La restante tracklist scivola su clichè elettronici fin troppo tediosi. La voce di Carsten (Vocals, Lyrics) fin troppo monocorde e la lunghezza della tracklist con ventuno tracce tra remix e sepcial versions, non aiuta a lasciarci un buon ricordo di questo “Dunkelziffer”.
Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo album senza un minimo di originalità a cui si aggiunge una prova vocale non molto convincente, a questo punto meglio puntare ad altre band (pioneri del genere) a cui gli stessi SITD si ispirano.