Nuovo album per la storica EBM band belga Signal Aout 42, che torna a farsi sentire tre anni dopo l’uscita di “Transformation” (uscito dopo un lunghissimo silenzio). Dalle seconda metà degli anni ottanta sino ai primi anni novanta furono tra i maggiori esponenti della EBM belga, che in quel periodo fece scuola, insieme ai The Klinik, Dive e i gruppi della KK Records, senza dimenticare i Front 242 che sono i pionieri dell’EBM. Autori di canzoni divenute culto nell’ambiente EBM quali “Pleasure and Crime”, “Pro Patria”, “To Talk Nonsense”, “Dead is Calling” e “Submarine Dance”, i SA42 hanno sempre lasciato ricordi positivi. Il nuovo percorso intrapreso dal gruppo, nella nuova era dell’ebm e dell’electro-industrial, non calca perfettamente ciò che erano e hanno fatto in passato, purtroppo. “Vae Victis” è un album che non riesce a spiccare il volo, nonostante un buon uso di suoni analogici, ritmi tribali (in veste ebm) e sfondi epici all’interno delle canzoni. Troppo blando il ritmo delle canzoni, non trascinanti, echeggianti di una calma sin troppo ripetitiva. Undici canzoni tutte simili tra loro, dove non c’è spazio alla devastazione sonora, correndo il rischio di far addormentare l’ascoltatore. Un po’ meglio il secondo cd, un bonus, contenente otto remix della canzone “Time is Coming” (scelta sbagliata, secondo me, nel remixare una sola canzone), dove gli autori dei remix danno un po’ di linfa al nuovo suono targato Signal Aout 42. Tra i migliori remix segnalo quello ad opera di Darkmen, Implant e Void Kampf. Un disco che lascia l’amaro in bocca, conoscendo la storia del gruppo e per quello che hanno rappresentato nella scena EBM di venti anni fa.
Signal Aout 42 – Vae Victis
Etichetta: Out Of Line – OUT 390 | 391, Universal Music Group – OUT 390 | 391
Formato: 2 × CD, Album, Limited Edition
Nazione: Germany
Rilasciato: 22 Jan 2010
Genere: Electronic
Stile: EBM, Electro