Una malinconia lontana, che si perde nel battere d’ali degli angeli. La musica del duo italiano è una favola triste, autunnale, (Non è il cielo), similmente agli All My Faith Lost… (ma rispetto a loro la band di Valeria e Carlo è meno “fiabosa e fatata” e più densa di inquietudine, prendendo a modello certi passaggi dei Cranes). Un po’ di storia. I Dperd nascono dalle ceneri dei Fear of the Storm, (che dal 1991 fino al 1995, realizzano tre demo e un mini cd nel 1995). Nel 2003 realizzano il primo cd-r promo, intitolato 2003, seguito da altri tre (3non, del 2006, Regalerò il Mio Tempo, del 2008, Io Sono Un Errore, del 2010 ). Questo nuovo cd, Kore, è ispirato in parte alla mitologia greca e al mito di Persefone, Dea della rinascita. Fa male e You’ll be watching me, si caricano di strani moti avantgarde, improvvisazioni quasi jazz noir, asincrone, rese anche dalla bella voce versatile, calda e dal timbro quasi meditarraneo di Valeria, nella prima, onde liquide come cerchi nell’acqua nella seconda canzone, come da migliore tradizione Dark Wave. La band cita tra le sue influenze anche i Mira (gruppo che avrebbe meritato una più ampia visibilità), e non a caso, i Nostri insistono spesso su delle derive ipnotiche e avvolgenti, quasi da narcosi: si senta la nebbiosa Tree Song (uno dei pezzi migliori dell’album) che si sviluppa come spire oniriche, brumose e fuligginose. Le influenze avantgarde calate in contesti liquidi e asincroni proseguono con Io Sono Un Errore, Mi Riaccenderò e soprattutto Catena Cieca, con tastiere quasi da cattedrale. A guidare l’incedere, è la voce di Valeria, che rispetto ad altre singer della scena Ethereal, più algide, distaccate e “angelicate”, non ha paura di avere una cadenza anche più passionale e recitata, fortemente drammatica: un punto di forza, che può fare la differenza, fornendo al gruppo un ‘impronta personale che li possa far spiccare nell’affollata scena Ethereal che negli ultimi anni si è un po’ impaludata nelle sabbie mobili della ripetizione pedissequa; come detto, i Nostri sono leggermente più “sanguigni” e passionali, e tutto concorre a pensare che lo possano essere anche a livello live, perchè questo Kore vibra di molta energia: ne è un bell’esempio Risalgo il Buio. Sono qui è un ibrido tra le cadenze à la Cranes (quelli di Wings of Joy) e l’attitudine quasi cantautoriale. Chiude il cd la progressiva e camaleontica Train Song.
Altro gruppo di casa nostra, da seguire; un plauso alla scelta di cantare e di esprimersi nella nostra madrelingua, sapendo sfoderare parole di bellezza e poesia. Il coraggio per creare qualcosa di nuovo, andando al di là dei sicuri ma laceri stereotipi rodati di stampo Ethereal i nostri ragazzi ce l’hanno. Cd interessante, con buone intuizioni e innovazioni di ricerca stilistica/tematica che rendono queste canzoni prismatiche e sfaccettate. Se si ha voglia di scoprire questa band su youtube, si può vedere il loro video, Inverno o sentire qualche altra song tratta da Regalerò Il Mio Tempo.
Qui si può avere un’idea più completa della band: http://www.dperd.com/
Lunaria
Ethereal
2013
Dperd