Dopo lunghi ed oscuri anni di attesa tornano attraverso i neri tumuli delle loro anime possedute i nostrani Teatro Satanico. Risorgono dalle ceneri della dipartita di Kundalini e ,rimboccandosi le maniche, ripercorrono i sentieri gelidi ed arcani della loro musica industriale.
Black Magick Block può essere sicuramente paragonato ad un nero grimorio dal carattere ricco di magnetismo e dall’anima sicuramente rituale strozzato e rilegato da testi di Spare e di Crowley. Un disco denso come una notte invernale che costituisce il terzo episodio del loro progetto iniziato con Muzakiller e Polisatanismo. Devis DeV deviLs g., Kalamun e Faber sembrano aver fatto un nuovo patto con il diavolo ed intonando i neri testi di Aleister Crowley ed Osman Spare trascinano l’ascoltatore in atmosfere macabre , deliranti ; spinte da ottimi ritmi ipnotici e sublimi. Questo lavoro per il combo italiano è un’opera complessa e sicuramente matura ,dotata di molte sfaccettature musicali che attraversano le fredde emozioni del post industriale per poi riscaldarsi con atmosfere più pop ma senza mai raggiungerle in modo assoluto ponendo ed inchiodando l’anima di questo Magick Black Box in atmosfere lugubri cariche di pathos e di magico. I
Teatro Satanico dopo mille vicessitudini non hanno mutato la loro vena artistica , infatti questo platter mantiene costante tutte le caratteristiche musicali del gruppo . Una nera gemma che neanche la dipartita di Kundalini ha riuscito a scalfire. Un lavoro che dimostra come la band sia maturata e come la sua vena artistica non sia caduta nell’abisso del nulla . Il loro demone è tornato a cantare .. io vi consiglio di ascoltare il suo canto