Con una copertina che esemplifica le atmosfere "space" del cd, i Lost Reality (band italiana che vanta una lunga gavetta ormai dal 1995) propongono questo interessante crossover di generi, pricipalmente Elettronica "fortemente spaziale" a una vena Rock. L'album si apre con Contact, un intro con un substrato di vocals "da astronauti", e suoni algidi e sintetici che si spengono in lontananza.
One by one è caratterizzata da un' Electro pompata e molto catchy con frequenze futuristiche di synth e suoni che si spengono/accendono da residui e distanza subliminali, dal ritmo vagante trance e cullante. S.O.S Space riprende il substrato astronautico, ma nel complesso risulta un poco impaludata e priva di mordente: il ritmo è slow, e le vocals non aggiungono dinamismo. Discoboy riporta in mente i Placebo di Black Market Music (le influenze che mi vengono in mente sono Special K e Slave to the wage)con echi lontani di synth (la band utilizza pesantemente loop ed effettistica). La song mi ha dato una sensazione di freddo, e in generale, penso che il paragone con i Placebo sia azzeccato, anche se la band "li inquina" poi con effettistica e versioni elettriche.
Homage to Vega è un intermezzo con una bella aura sempre space e robotica, suoni differiti e captati di voci e grida, con una melodia intimista e minimale che si spegne mestamente. Roboid mostra un lato oscuro quasi neoclassico (sentire la fine) alternato a un basso pulsante e lancinante; è forse la song più complessa del cd, rispetto per esempio a Lightless Box, che si configura come una vera e propria hit dal piglio quasi Gothic Rock, che punta più sull'impatto e non sull'algore della spazialità del suono che veniva sperimentato nelle track precedenti. Among the stars ritorna sul suono spaziale e ricorda una galassia oscura e lontana, di freddezza esistenziale, anche se, quasi da contrasto, qui il cantato è molto dolce e venato da un'aura quasi melodrammatica.
In The Frog Prince la band ricorda un pò i Dope Stars Inc con vocals differite e robotiche (a volte troppo sopra le righe). Una delle track migliori dell'album. Chiude il cd The World 201717, un outro molto "alla ET".
In conclusione, la band ha diverse derive interessanti; l'unica "nota stonata", a mio parere, sono le vocals che qualche volta sono un pò troppo sopra le righe (tendono ad essere un pò troppo "acute"), ma indubbiamente è un cd che ha spunti di personalità e di stile.
Lost reality – Roboid 371304