Ogni Singolo Movimento 2004-2014, pubblicata dall’etichetta Danze Moderne, incarna alla perfezione quello che dovrebbe essere una raccolta. Al suo interno infatti sono riprodotti interamente quattro EP irreperibili sul mercato, ovvero “4”, “ES”, “Non Lasciarmi Andare” e “Uomo allo Specchio”, due brani arrangiati ex-novo con i quali gli Hiroshima Mon Amour hanno partecipato alla compilation “Danze Moderne Vol.1”, oltre naturalmente a tutti i singoli della band rilasciati nell’ultimo decennio. Vengono quindi rispolverate 18 creature composte da Carlo Furii -deus ex machina del progetto Hiroshima Mon Amour- ad eccezione della splendida “La Casa” composta assieme a Campanella. Ed è grazie alla riproposizione rigorosamente cronologica delle tracce che compongono l’album, che è possibile apprezzare ancora di più l’evoluzione della Creatura di Furii nell’arco di un decennio, partendo dall’aggressività de “L’Insetto” fino a toccare la raffinatezza di episodi come “Uomo Allo Specchio” da “Australasia”, album uscito quest’anno.
Le fonti di ispirazione, per chi fosse alle prese per la prima volta con la band, sono legate alla new wave inglese, con i Cure in prima linea, e la tradizione wave nostrana targata Diaframma e Litfiba (naturalmente, per questi ultimi, quelli dei bei tempi che furono).
È impressionante, forse come per nessun altro gruppo wave dello Stivale, l’utilizzo rigoroso e mai scontato della lingua Italiana in ogni composizione, scelta che ovviamente obbliga l’artista ad un approccio al songwriting che deve dare massima importanza all’aspetto contenutistico. Esemplificative a riguardo le parole di “ES”, “Il Canto de Diavolo” e “Begliocchi”. Quest’ultima può e deve essere considerata come una delle più belle canzoni new wave italiane.
Ammaliante ed estremamente accattivante la trama musicale che colora i testi e viene pensata per trasmettere forti emozioni: diventa impossibile per l’ascoltatore non farsi catturare dalla new wave malinconica di “La Casa” e “Di Notte…” e dal ritmo di episodi come “La Tragica Fine del Figlio di Dio” e “Marta di Giorno/Marta di Notte”.
In definitiva il disco risulta indispensabile per i fan della band che non possono farsi scappare l’occasione di toccare con mano quella parte della discografia diventata merce rara nel mercato discografico e, per coloro che non hanno mai ascoltato gli Hiroshima Mon Amour questo cd diventa una ghiotta occasione per sentirsi piacevolmente “in colpa” per Natale e obbligarsi a reperire i full lenght di questa realtà italiana. Realtà che merita senza ombra di dubbio di essere considerata tra le punte di diamante della new wave italiana.