Band dalle forti influenze Joy Divisioniane, (una certa intonazione à la Ian Curtis, sentite la mesta Magical Sun, dall’incedere basso e ossessivo, fino a un “ventaglio” improvviso di influenze quasi shoegaze nel feedback della chitarra, verso il finale), questi Seahorse (band ucraina) propongono un mini cd interessante. Mirrors Mors cambia il tono espressivo, assumendo valenze quasi eclettiche -potrebbero quasi essere degli A Certain Ratio allucinati e a tratti funebri!- (solo la voce resta ancorata alla intonazione Joy Divisioniana -ok, malgrado “il plagio/tributo”, il singer non se la cava male, anzi, ha davvero una bella voce cupa e profonda). Anche Kitsch Me inizia come più “Joy Divisioniamente non si può”, e nonostante il senso di “deja vu”, non è per niente male, anzi, non tralascia una vena spettrale e solitaria nei riff liquidamente insistiti (davvero da applausi il break centrale splendidamente funebre). Wish inizia con un incipit liquido e opaco, crescendo d’intensità -ok, qui il plagio è totale- come anche Forest, che poi vira su una versione più secca e scattante (comunque, al di là della poca originalità, la band sa suonare, sfoggiando una bravura tecnica notevole, sentite il basso di Forest!) Chiude il mini cd I Feel, tutta giocata sulla batteria e sul basso pulsante, appena appena screziata da effettistica gelida e polare: è la song più sperimentale, in assoluto; non male! Seahorse: ok, non inventano nulla, ripropongono con perizia certosina tutto ciò che amiamo dei Joy Division… ma sarebbe un peccato lasciarseli sfuggire!
Lunaria
Qui è possibile farsi un’idea: http://www.zorchfactoryrecords.com/official-releases/item/159-seahorse-watch-a-seahorse-give-birth-ep.html
Post Punk
2012
Seahorse