Soffermiamoci su questa interessante band svizzera, che ha già riscosso un buon successo in area tedesca.
L’influenza che aleggia spettralmente tra i solchi del cd sono principalmente i Joy Division, che i nostri Beauty of Gemina rendono più liquidi e fluidi, smussando le asperità ruvide: si senta Voices of Winter, mestamente recitata da una bella voce maschile profonda e adombrata, su uno sfondo freddo. Tanto gelo, sì, ma non boreale, distante ed asettico alla Lycia, perchè i nostri Beauty of Gemina lasciano spesso prevalere una nota di melodia tragica, a confine con il Gothic Rock ( l’incipit di Haddon Hall o Golden Age) che ricorda i Lacrimas Profundere, o persino una stravagante rilettura “country dark” in Badlands o Dark Revolution (dura e aspra)! Stairs inizia con un intro quasi da cattedrale gotica, mentre la voce maschile (davvero notevole) recita con mestizia e spleen parole riarse di dolore; in lontananza, la chitarra quasi acustica, che accompagna l’incedere. Ma è Prophecy è la traccia più funebre del cd: suona come dei Bauhaus quasi alla moviola, con i toni ulteriormente calati sul nero pece ossessivo e abissale. Davvero da applausi! June 2 e Seven-Day Wonder invece “spezzano l’armonia”: si configurano come pezzi pesantemente venati di effettistica elettronica (che nelle tracce precedenti aveva un ruolo appena marginale e di sottofondo); un po’ fuori tono, rispetto al mood generale espresso dal cd, anche se di per sè June 2 si risolleva in un bel refrain dalle vocals in eco. Last Night Home, a conclusione del cd, riprende il fascino notturno e gelido, pulsando brina e gelo lontano.
In conclusione: una band interessante, dotata di buona personalità e capacità personale nel riadattare la materia tra derive liquide ottantiane e passi più in armonia con il Gothic Rock di stampo moderno spruzzati di elettronica. A mio parere la band da il suo meglio in tracce come Prophecy, Stairs e Haddon Hall, mentre sorvolerei sulla confusa Seven-Day Wonder, che suona un po’ raffazzonata…è evidente che la band si muove più a suo agio nelle derive Gothic Rock, più che nell’effettistica elettronica. Ascolto consigliato, comunque.
Lunaria
Gothic Rock
2012
The Beauty of Gemina