In occasione del nuovo album “The Black Maria” abbiamo avuto il piacere di intervistare Martin, mente e fondatore del progetto Attrition.
Black Ossian: Come è stato il processo di ritorno alla lineup originale? Ci sono state delle sfide particolari nel riunire i membri originali della band?
Martin: È successo in modo naturale. Durante i lockdown per il Covid del 2020/2021 ovviamente non abbiamo suonato alcun concerto e la mia attuale cantante viveva in Canada, quindi anche dopo la ripresa a fine 2021 sarebbe stato molto difficile.
In quel periodo stavo parlando con Richard, che aveva suonato brevemente con gli ATTRITION all’inizio degli anni ’80, in particolare nella nostra colonna sonora dark ambient del 1982 “This Death House”. Si tratta di un lavoro dark ambient che si è rivelato molto popolare ancora oggi (è stata usata anche come colonna sonora di una serie televisiva tedesca su un serial killer qualche anno fa).
Non avevamo mai suonato “Death House” dal vivo e abbiamo deciso di farlo come parte degli eventi per la Città della Cultura di Coventry, la nostra città natale.
L’altro membro originale di quella formazione era Ashley, che ora vive a San Francisco, ma è riuscito a venire e abbiamo suonato una variazione della colonna sonora di “Death House” in alcuni festival del Regno Unito nel 2021 e nel 2022.
La sorella di Ashley è Julia Waller, la cantante originale degli ATTRITION… era venuta a vedere gli spettacoli e ci ha chiesto di riunire la formazione originale… Non è stato mai veramente pianificato, è semplicemente successo… Probabilmente il modo migliore in cui potesse succedere… Finora è andata davvero bene, sembra davvero naturale e proprio come ai vecchi tempi!
Black Ossian: Come è stato lavorare insieme di nuovo nella creazione del nuovo album “The Black Maria”? Ci sono stati eventi o esperienze particolari che hanno influenzato il vostro processo creativo?
Martin: Beh, “The Black Maria” era già quasi registrato al momento della reunion della formazione originale… ci sono voluti un bel po’ di anni a causa dei miei altri progetti e impegni, del covid e di una perdita personale (la mia ex moglie Kerri Bowes è morta tragicamente nel gennaio 2022, l’album è dedicato alla sua memoria).
Su “The Black Maria” avevo usato diversi cantanti ospiti… l’ultima ospite è Julia, che compare su 2 canzoni… “The Switch” e “The Black Maria”.
Tutti gli album che faccio sono un riflesso della mia vita personale e delle mie esperienze, e questo trae spunto dagli eventi che ho accennato…
Black Ossian: Come è cambiata la vostra musica nel corso degli anni?
Martin: È cambiato dal punto di vista tecnico: ho imparato molto sull’elettronica e la registrazione, e ora ho uno studio professionale in casa (The Cage) per lavorare. Inoltre, abbiamo aggiunto una gamma più ampia di musicisti e strumenti rispetto ai primi tempi… chitarre, violino, pianoforte a coda, ecc… Ma la cosa più importante è la scrittura delle canzoni… il sentimento, l’emozione, lo spirito… e credo che ci sia un collegamento diretto con le nostre prime registrazioni dei primi anni ’80. È qualcosa di me e di noi che rimarrà sempre lo stesso.
Black Ossian: Cosa rappresenta il nuovo disco “The Black Maria” per voi? C’è un messaggio o un tema centrale che volete trasmettere con questo album?
Martin: Black Maria è una figura minacciosa del XIX secolo che veniva a prendere reietti e delinquenti… successivamente usata come termine slang per i furgoni della polizia del Regno Unito… Non è cambiato molto.
C’è il sottotono opprimente dell’intro dell’album “The Promise” (La Promessa) seguito dal racconto rivoluzionario di “The Great Derailer” (Il Grande Deviatore) che credo riassuma l’intenzione dell’album.
Black Ossian: Ci sono stati momenti chiave o decisioni che hanno influenzato la vostra evoluzione musicale?
Martin: abbiamo suonato i nostri primi quattro concerti nel dicembre del 1980 come quartetto con chitarra, basso, batteria e voce… molto influenzati dall’anarchia e dal post-punk. Poco dopo l’arrivo di Ashley, abbiamo scoperto i sintetizzatori e le drum machine, e abbiamo momentaneamente messo da parte le chitarre (almeno per un po’).
Da quel momento il nostro sound è evoluto… era un nuovo suono sperimentale che abbiamo sviluppato nel corso di un paio d’anni, suonando occasionalmente dal vivo.
Quello è stato il vero e proprio inizio del sound degli ATTRITION.
Black Ossian: Come vedete la scena goth attuale?
Martin: Ho sempre adorato il gothic originario che usciva dal punk… Siouxsie, Bauhaus, Sex Gang Children ecc… li ho visti a fine anni ’70/inizio anni ’80… ma la nostra musica, agli inizi, era molto più influenzata da band come i Cabaret Voltaire, roba davvero più industrial, e all’epoca quelle scene erano molto diverse… c’è oscurità in entrambe e quando, in un certo senso, si sono fuse negli anni Novanta, abbiamo iniziato a ricevere inviti da riviste e festival goth… ha reso tutta la scena molto più grande, soprattutto in Germania.
Credo che per un po’ ci sia stato un calo di interesse, ma adesso direi che è grande come non mai, o forse anche di più.
Lunga vita al goth!
Black Ossian: Dopo l’uscita di “The Black Maria”, quali sono i vostri piani futuri? Avete in programma dei tour o altri progetti musicali?
Martin: Nel corso dell’anno uscirà un album di remix e stiamo attualmente lavorando ad alcune colonne sonore per un’installazione in una galleria d’arte qui a Coventry.
Abbiamo anche in programma di ristampare per la prima volta su vinile alcuni dei nostri vecchi album, a partire da “Dante’s Kitchen” del 2004.
Ci sono concerti in programma nel Regno Unito, in Polonia (The Castle Party a luglio) e negli Stati Uniti (The Cold Waves festival a Chicago a settembre, con altri spettacoli da confermare).
Stiamo anche pensando di tornare a suonare in Giappone, Nuova Zelanda e per la prima volta in Australia entro la fine dell’anno… nel frattempo stiamo guardando ad altri concerti europei… speriamo di essere presto anche in Italia!
Black Ossian: Vi lasciamo lo spazio finale per salutare i nostri lettori, grazie del vostro tempo!
Martin: Grazie mille per l’intervista! Se le persone vogliono saperne di più e ascoltare gli ATTRITION, date un’occhiata ai nostri siti web e ai social media.
Martin Bowes, Coventry, Inghilterra, Maggio 2024.
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ENGLISH VERSION
We had the pleasure of interviewing Martin, the mastermind behind the band Attrition, on the occasion of their new album “The Black Maria“
Black Ossian: How was the process of returning to the original lineup? Were there any particular challenges in reuniting the original members of the band?
Martin: It was something that happened naturally, during ther covid lockdowns of 2020/2021 we obviosuly didn’t play any shows, and my current female vocalist was based in Canada so even after we could start up again in late 2021 it was going to prove very difficult.
Around that time I had been talking with Richard who had played briefly with ATTRITION in the early 80’s, most notably on our 1982 dark ambient score “This Death House”. A dark ambient soundtrack work that has proved to be really popular to this day (was also used as the soundtrack to a German TV series on a serial killer a few years ago).
We had never performed “Death House” live and we decided to do it as part of our hometown, Coventry’s City of Culture year events.
The other original member from that line up was Ashley, who actually lives in san Frncisco now, but he made it over and we performed a variation of the “Death House” soundtrack for festivals in the UK in 2021 and 2022.
Ashley’s sister is actually Julia Waller, the original ATTRITION singer… she had come to watch the shows and asked about reuniting the original line up… It was never really planend it just happened… probably the best way it could happen… It has gone really well so far, feels really natural and just like old times!
BO: How was it to work together again in the creation of the new album “The Black Maria”? Were there any events or experiences that influenced your creative process?
Martin: Well The Black Maria was already mostly recorded by the time of the original line up reunion… it had taken me a good few years as a result of my other projects and commitments, covid and personal loss, (My ex wife Kerri Bowes died tragically in January 2022, the album is dedicated to her memory).. I had been using various guest vocalists on “The Black Maria”, the final guest is Julia who appears on 2 songs… “The Switch” and “The Black Maria”.
All the albums i make are very much a reflection of my personal life and experience, and this one takes from the events i have hinted at…
BO: How has your music changed over the years?
Martin: It has changed technically in that i have learned a lot about electronics and recording and now have a professional studio to work in at home (The Cage)…And we have added a wider range of musicians and insrtrumentation since the early days… Guitars, Violin, Grand piano etc… but more importantly is the song writing… the feeling, the emotion, the spirit… and i think there is a link right back to our first ever recordings in the early 80’s.
Something about me and us that will always be the same.
BO: What does the new album “The Black Maria” represent for you? Is there a message or a central theme that you want to convey with this album?
Martin: The Black Maria is a menacing 19th Century figure who would come to take away our outcasts and miscreants… later used as the slang term For UK police vans…
Nothing much has changed. there is the oppresive undertone of the album intro “The Promise” followed by the revolutionary tale of “The Great Derailer” that i think sums up the intent of the album.
BO: Were there key moments or decisions that influenced your musical evolution?
Martin: Well we played our first 4 shows in December 1980 as a 4 piece of guitar, bass, drums and vocals… very much influenced by anarchist and post punk… we discovered synths and drum machines soon after when Ashley joined us and threw away the guitars ( for a
while anyway)… so from then on our sound eveolved.. it was a new experimental sound and we developed it over a couple of years, playing occasional shows… that was the real birth of the ATTRITION sound.
BO: How do you see the current goth scene?
Martin: I always loved the original goth that came out of punk… Siouxsie, Bauhaus, Sex Gang Children etc… saw them in the late 70’s/early eighties… but our music was much more influenced by bands like Cabaret Voltaire when we started, more industrial really, and those scenes were very different at the time… there is darkness in both of them and when the scenes merged to some extent in the nineties we started getting invited to goth magazines and festivals… it made everything a much bigger scene… particularly in Germany.
I think it had a down turn for a while and now i would think it is as big or bigger than ever.
Long may it live on.
BO: After the release of “The Black Maria”, what are your future plans? Do you have any tours or other musical projects planned?
Martin: There will be an album of remixes to follow on later this year, and we are currently working on some soundtarck pieces for an art gallery installation here in Coventry.
We also have plans to reissue some of our back catalogue on Vinyl for the first time… starting with 2004’s Dante’s Kitchen.
There are shows coming up in the UK, Poland (The Castle Party in July) and the USA (The Cold Waves festival in Chicago in September and then more shows to be confirmed)
We are also looking at returning to play Japan, New Zealand and our first trip to Australia by the end of the year…. meanwhile we are looking at more European shows… hopefully Italy sometime soon!
BO: We leave the final space for you to greet our readers, thanks for your time!
Martin: Thank you so much for the interview, if people like to know and hear more from
ATTRITION do check out our various websites and social media
Thank you!
Martin Bowes, Coventry, England, May 2024.
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