Diamo la parola a questi ragazzi e al loro personale modo di intendere l’Industrial!
1) Ciao Ragazzi e benvenuti! Volete presentarvi ai nostri utenti?
John: Ciao a tutti, io sono John, chitarrista e compositore della industrial band John Rox è un piacere fare questa intervista.
2) Prima di parlare del vostro nuovo cd “Human Radioactivity”, potete ripercorrere la vostra biografia, parlando anche del vostro primo cd e delle differenze e/o analogie che possiamo trovare con “Human Radioactivity”?
J: Tutto comincia nel 2009, quando contattai Fabian, il cantante/compositore della band, sentivo il bisogno di fare uscire qualcosa di nuovo e innovativo, detto e fatto! In un certo senso è stato un lavoro pi๠semplice quello di “The Time hasn’t Timeâ€, poichà© la maggiore parte dei brani li avevo già bene in mente e con l’aiuto di Fabian è stato fatto un grande lavoro, singoli come “Don’t Stop†e “Dark Star†sono usciti davvero una meraviglia. Diverso è stato invece per “Human Radioactivity†un lavoro durato davvero a lungo, ma che ha dato i risultati sperati, abbiamo lavorato in completa sinergia, difatti puಠdefinirsi il primo vero cd ideato dalla band, per capire cosa intendo ascoltatevi “Monster 003†o “It’s a Rainy Day†e capirete quello che intendo. Di analogie non ce ne sono molte secondo me, perchà© appunto ripeto è stato ideato dalla band, pi๠teste con lo stesso preciso obbiettivo danno dei risultati migliori e completi. Ovviamente l’anima industrial è rimasta e devo dire che ci siamo incattiviti un po’.
3) La copertina del cd è particolare: su uno sfondo apocalittico e in rovina (cielo e mare rosso, alcuni “scheletri” di costruzioni in lontananza) due amanti ottocenteschi si guardano negli occhi…si stanno promettendo amore eterno? E come va inteso il titolo? Sembra parecchio misantropo… è cosଠche vedete la specie umana? Come una “radiazione”? Qualcosa di contaminato e contaminante? O che altro significato ha, il vostro titolo? Per esempio, Albert Caraco cosଠdefiniva la razza umana: “La Catastrofe è Necessaria, La Catastrofe è Desiderabile, La Catastrofe è Legittima, La Catastrofe è Provvidenziale…gli uomini si sono diffusi nell’universo come una lebbra…elevo un canto di Morte e saluto il Caos che sale dall’Abisso e il Terrore Antico Riemerso dal Profondo dei Tempi”.
J: La copertina è grandiosa, è il giusto collante tra la musica e l’immagine ed è stata fatta da un grande artista, che vuole rimanere anonimo, anche se c’è un indizio, si è fatto chiamare “Laskoâ€. Per quanto riguarda la spiegazione, a me personalmente piace che la gente possa vedere le cose da pi๠lati, traendo ognuno le proprie conclusioni, lasciandosi trasportare da ogni canzone. Difatti l’artwork lo si puಠvedere in diverse sfaccettature e storie. Io dico solo una cosa, che l’amore trionfa sempre, l’uomo per quanto riuscirà a distruggere quello che abbiamo la fortuna di avere, non riuscirà a eliminare l’amore e la felicità . Insomma, per quanto si possa cadere in basso ci si puಠsolo rialzare pi๠forti di prima, per noi e per gli altri.
4) Musicalmente proponete un Industrial metallizzato, a tratti davvero pesantissimo (“Love Essenza part I”, “Monster, “Kill Myself”, “Human Radioactivity”); avete anche una parte pi๠malinconica e decadente, (“7”, “It’s a rainy day”, “Demorphine”, le canzoni pi๠introspettive, a mio parere). In Italia, abbiamo altre band che tentano, con ottimi risultati, un’ibridazione cyber e futuristica, muovendosi alternativamente tra Industrial Metal e Electro: Dope Stars Inc., Nude, LatexxxTeens, Army of the Universe, First Black Pope, Richard Christ, The Medullary Paralysis. Voi come definireste il vostro stile?
J: Il nostro stile? INDUSTRIAL ROX ! sono entusiasta che siamo riusciti a creare un nostro genere, perchà© poi tutte le band che davvero amo sono “unicheâ€, hanno sempre quel punto di originalità che ti fa mettere in risalto dalla massa. Una cosa che mi fa storcere il naso è tutta quella miriade di band che nasce già morta, cioè nasce dicendo “voglio suonare nello stile dei tal dei tali†e ci riescono anche, ma il problema è che dato che già esiste la band ORIGINALE, perchà© mai tu la devi copiare?!? àˆ contro ogni logica e magari si lamentano anche che hanno poco successo. Bisogna IMPORRE il proprio stile, bisogna faticare, ma devi essere te stesso, solo cosଠentri nei cuori della gente, dando musica VERA, che nasce dall’anima, non c’entra che sia Jazz, Rock, Blues o Electro, ma c’entra l’anima che metti in quello che fai e quando arrivi a questo, hai raggiunto l’obbiettivo. Hai nominato i nostri amici Dope Stars Inc, con cui il 6 aprile2013 abbiamo organizzato un grandissimo live una serata indimenticabile. Grandi.
5) Che genere di tematiche trattate nei testi? Guardando a prima vista, direi che vi piace parlare di temi legati al negativo o comunque al pessimismo: una vostra canzone si chiama “2012 World Decadence”… qual’è la decadenza alla quale fate riferimento? Un’altra canzone ha per titolo “Kill Myself”. Anche “Demorphine” rimanda a qualcosa che ha a che fare con la morfina…
J: Passo la parola a Fabian per questo è lui il genio dei testi.
F: i temi trattati in H.R. sono “particolariâ€. Affrontiamo situazioni come la fine del mondo, la possibilità di un amore eterno dopo la morte, il dolore provato per non poter stare al fianco delle persone che amiamo, il suicidio e tanti altri scenari (anche socio-politici) legati all’umano ed ai suoi principali vizi/difetti/manie/sentimenti. La chiave che apre i cassetti di Human radioactivity è l’amore (ripreso anche nell’artwork) con il quale noi “umani†dovremmo affrontare tutte le situazioni difficili e paradossali che noi stessi tante volte andiamo a creare. Non è un album con tematiche semplici, quindi consiglio personalmente di non prendere con troppa leggerezza i versi di queste canzoni ma anzi di fermarsi a riflettere sulle figure retoriche e sulle interpretazioni (talvolta multiple) che si possono dare.
6) Avete già suonato dal vivo, vero? A quali eventi avete partecipato, e cosa potete raccontarci?
J: Si, suoniamo molto in giro e questa stagione è stata davvero piena di soprese e di duro lavoro. Tra gli altri live nomino quelli che mi sono rimasti impressi maggiormente, quello che abbiamo organizzato con i Faderhead, 2 date attaccate… un delirio! Prendo lo spazio per salutare il grande Marco Visconti. Altra grande serata che ho apprezzato tantissimo è quella con i Suicide Commando, grande band e Johan il vocalist è un grande e poi quella di cui parlavo prima con i Dope Stars Inc. Suonare con queste grandi band ci permette di imparare molto e di dare la giusta visibilità ai nostri lavori, perchà© l’italiano è ancora “timido†talvolta hahaha.
7) Pensate di realizzare qualche video?
Si, per i primo album è stato fatto, il primo singolo/video che faremo uscire sarà “MONSTER 003†e anticipo che sarà un video… duro!
8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
J: Innanzitutto saluto tutti i fans, ringrazio Dark Italia e staff e concludo con questa frase “diamo alla gente la musica che realmente vuole ascoltare, non quella che apparentemente vorrebbe.†A presto e supportate sempre la vera musica, perchà© è grazie a voi che vive!
F: Vi aspettiamo ai nostri live per farvi vedere e sentire cose che non potrete nà© ascoltare nà© vedere da nessun altra parte e in nessun altra situazione! Abbiamo unito uno stile musicale unico ad uno show arrogante e incredibilmente diretto!!!