1) Benvenuto su Darkitalia.
Si presenti ai nostri utenti!
Buongiorno a tutti, mi chiamo Giuseppe e sono nato a Carate Brianza il 05/08/1966, il mio nome d’arte è Joshef Matè.
2) Abbiamo inserito una photogallery delle Sue Opere del ciclo “I Giardini di un’infanzia mai vissuta”.
Titolo ricco di suggestioni poetiche e simboliche!
Ce ne vuole parlare nello specifico?
I Giardini di un infanzia mai vissuta, come testimonia il titolo di questa mostra antologica, ha radici lontane, nell’inquietudine di un’adolescenza vissuta alla ricerca di una possibilità di incanalare la mia vivacità espressiva, di trovare un linguaggio che riassumesse i numerosi stimoli provenienti dallo studio della storia dell’arte, ma anche dall’attualità di un mondo circostante cosଠricco di provocazioni ed immagini.
3) Come definirebbe la Sua Arte? Io l’accosterei al Movimento Action Painting, anche se nelle Sue Opere a volte prevale una policromia che non appartiene ad alcuni Artisti del Movimento, penso ad esempio a Franz Kline e al Suo angosciante, ossessivo e persistente Bianco e Nero!
Si sente parte di questo Movimento, anche negli intenti filosofici che lo caratterizzavano? Penso alla violenza espressiva del Gesto…alla totale anarchia egocentrica…!
La mia arte nasce, in prima istanza, dall’esperienza della “Street Art”. Negli ultimi anni ho sperimentato nuove tecniche e formule pittoriche inserendomi nella definizione di un preciso orientamento: quello del complesso e composito quadro dell’informel, non perಠquell’informale che ormai tutti inflazionano.
Non ritengo quindi di far parte del Movimento Action Painting, anche se alcune mie opere possono essere influenzate da questo Movimento.
4) Quali sono stati i Suoi Maestri di stile?
I miei maestri di stile sono stati: principalmente Mario Schifano e poi artisti che in quel periodo si dedicavano all’informale come Vedova, Burri etc.
5) Che innovazioni o progetti pensa di sviluppare nella Sua Ricerca Artistica? E quali sono le Sue Ispirazioni?
Prossime mostre o eventi..?
Nella mia ricerca artistica vorrei sviluppare, oltre alla pittura, anche la scultura.
La mia ispirazione è quella di poter fare un’istallazione ad un evento importante.
Per quanto riguarda le prossime mostre o eventi: una mia opera, che è stata esposta al Padiglione Italia di Milano della Biennale di Venezia, a metà dicembre sarà presso il Padiglione Italia di Torino della Biennale di Venezia – Palazzo delle Esposizioni Sala Nervi – a cura di Vittorio Sgarbi.
A fine dicembre ci sarà l’inaugurazione di una mostra a New York presso Agora Gallery.
6) Definisca la Sua Arte… Quali Aggettivi userebbe?
O al contrario, preferisce che siano gli osservatori a valutare le Sue Opere?
Come ho detto sopra la mia arte è informale.
Preferisco che sia l’osservatore a valutare le mie opere in base a ciಠche riescono a trasmettere.
7) In Alcuni Suoi Dipinti La assocerei a Malevic…ma filtrato attraverso la spontaneità e la velocità del gesto, quindi esente dall’eccessivo rigore geometrico.
Che ne pensa?
Ritengo la sua domanda pertinente in quanto ho tratto spunto, pur avendo un fondo informale, dall’arte astratta e geometrica di Malevic.
8) Che ne pensa dell’Arte Contemporanea? Come pensa si evolverà ? A una maggiore concettualità dell’Opera?
Ha qualche nome da suggerire tra i tantissimi Artisti esordienti? Con chi le piacerebbe collaborare?
Io per esempio trovo Patrick Tuttofuoco veramente geniale!
A mio parere l’Arte Contemporanea è un mercato ormai inflazionato e omologante che oggi molti rincorrono e che pare divenuto puro decorativismo seriale.
Il concettuale è di pochi e penso che nelle giuste mani possa evolversi in maniera positiva.
Un artista con cui ho condiviso un’esperienza artistica è Dario Vella.
Mi piacerebbe collaborare con Gastone Bigi, anche se non lo conosco personalmente, perchè trovo le sue opere coinvolgenti.
9) Concluda pure a Suo piacemento…!
Vi ringrazio tantissimo per la disponibilità e per la possibilità che mi avete concesso per farmi conoscere dal vostro pubblico.
Per me è stato un piacere e spero che lo sarà anche per voi.
Un saluto a tutti
Joshef Matè