La darkwave si sa che ormai è musica fuori dal tempo . Nonostante sia fuori dal convenzionale , dalle mode e dai mass media , resiste ed appare ancora inattaccabile alla ruggine degli anni . Essa si nutre ancora di emozioni ed ingoia nuova linfa dalle sonorità espresse da una fitta scena underground che ad oggi non ha mai smesso di produrre musica. La sua genuinità riesce ancora a stregare e non è un caso se Crush , primo lavoro compiuto per i padovani Mescaline Babies , riesca a colpire sia i nostalgici incalliti degli albori ottantini sia i cultori dell’astrattismo post.
La loro miscela tanto è semplice quanto è efficace : musica sudata dalla matrice variegata . Il genere scelto è un death rock impolverato, di quello dal sapore casareccio per intenderci , dove non è difficile intuire il riflesso dei venerati Dei della musica in questione come i Christian Death o scorgere nelle linee decentrate degli strumenti i rimandi espliciti all’arte dei Bloody Dead and Sexy o dei Sex Gang Children. ma non è altrettanto difficile perdersi nel nero catrame della loro musica che con il trascorrere delle tracce ammicca al gothic rock ed a gioghi dal valore più malinconico ed intimista come avviene in The Eternal Seasons.
Undici tracce che traboccano rabbia , abbandono , malinconia e speranza per quarantacinque minuti di musica senza fronzoli , sputata in faccia alla realtà. Ogni song ha degli orizzonti ben precisi , delineati da un lavoro certosino cadenzato sul ritmo e sulla forma canzone che seppur non si discostino dagli scuri mondi della darkwave riesce a far evolvere il suo embrione attraverso sonorità più club –hit come Skeletons Kids , più dure e tirate come in Jacob Fever ed in Distorted Youth e dalle reminiscenze più punk da pogo selvaggio come in Bitch Please!. Cambi repentini ed iniezioni vertiginose di eclettiche idee riescono con semplicità a tenere il passo senza trascendere nella noia o nel già sentito.
Imperfetto e sporco perché vero , vissuto e sincero . Crush è l’autarchico esempio di chi ha fede nella musica , nei suoi stessi mezzi e nel proprio istinto. Sicuramente il platter non brillerà certo per la sua originalità ma chi se ne frega brillerà sicuramente per la sua intraprendenza , per la sua sincerità e per la sua anima trasfigurata con la materia dei sogni.
Angel
Deathrock
2012
The Mescaline Babies