Chiasm è un progetto gestito dall’americana Emileigh Rohn, che ha realizzato quattro album; l’ultimo, questo 11:11, si presenta con un’immagine molto dura, etichettato come Industrial, ma la singer ultraplatinata propone un’Electro dolce e carezzevole, spesso onirica (merito soprattutto della voce ultra femminile e spesso “lolitosa”, alla Ayria, si senta Angry Tree), appena appena appesantita di “effettistica oscura” quel tanto che basta (il ritmo di I Want Some More, che presenta la felice intuizione di vocals robotiche e differite; è anche il pezzo migliore dell’album insieme a The Sea, “sommersa” e strisciante, con vocals che sembrano provenire dalle profondità degli abissi, come Reliance, spettralmente sospesa e diluita oltre ogni misura, “abbruttita” da vocals harsh-style che regalano un effetto ossimoro con le vocals quasi lasciviamente sussurrate).
L’effetto-melodia è sempre in primo piano, ottenuta con artefici (vocals che si perdono in lontananza, echi lontani, effettistica blippante come in Hideaway, che poi si ipervitaminizza con un ritmo progressivo e abrasivo -come in Obligatory– o acido – l’intro di So Lost– che suona abbastanza “fastidiosa” e inconcludente).
Sotto un certo punto di vista ricorda i Neikka RPM o i Curve di Come Clean ulteriormente rallentati (Chiasm preferisce muoversi sempre con lentezza quasi da immersione, si senta la mesta Draw A House o Answer in My Mind, che sembra captata da qualche relitto abbandonato o la conclusiva Space, una strana moviola elettronica).
Qui è possibile farsi un’idea di questa Artista:
Chiaism – 11:11
Electro – 2012
Lunaria