Nelle viscere del panorama europeo si sta imponendo una certa tendenza verso la produzione di ep e di singoli. Queste ultime release che riguardano ,in maggior luogo, l'ibridazione delle sonorità totalmente in bilico tra istanze industriali e quelle elettroniche che permettono agli artisti di cimentarsi in sperimentazioni spesso lontane dai loro schematici canoni musicali .
Gli Ep in questione ,inoltre, riescono sicuramente ad assumere una certa capacità di riscrivere alcune coordinate sonore soprattutto per quanto concerne la forma-canzone ma spesso risultano delle singole meteore fluttuanti nel profondo spazio , capaci di essere inghiottite unicamente dalle voraci fauci dei dj immersi costantemente in una minuziosa ricerca di musica da dare in pasto alla loro orda di anime “danserecce” o di restare inchiodate nei facili territori dell'anonimato.
Nonostante siano inflazionati esperimenti e nonostante ,nella larga maggioranza, siano delle semplici operazioni commerciali , spesso queste release tracciano delle linee guida e dei chiari riferimenti in grado di mostrarci il futurismo dimensionale nel quale fluttuerà e si muoverà il nuovo cd.
"Dystopia" sancisce il ritorno nelle scene del binomio C-Drone-Defect , progetto attivo da più di dice anni , dopo cinque lunghi anni dal suo predecessore Nemesis. Il successo ottenuto con i precedenti dischi continua brillantemente anche in questa ultima release che offre ottimi remix di rumorismo industriale questa volta egregiamente bilanciati da una sapiente ricerca del songwriting.
Il minimalismo industriale sedotto dalla congeniale forma-canzone è rintracciabile sin dai primi battiti cardiaci di questo meccanico essere.
Le improvvise scariche di frequenza e le iterazioni ipnotiche ,prodotte dagli irrequieti sintetizzatori, unite alla filtrata voce di “Marc Horstmeier” formano una diabolica architettura musicale costruita totalmente su linee magnetiche di “synth” e casse pulsanti della “drum machine”. Gli elementi di cui abbiamo appena discusso trovano la loro tesi nelle due tracce iniziali “Morituri te salutant “ , che evidenzia tutto il frammento marcatamente rumorista costruito prettamente su oscuri sample vocali , e in “Mundus Vult Decipi” , incentrata su modulati rumorismi e timidissimi frammenti melodici incisi su soffuse linee di synth.
Dopo le prime due tracce il disco prosegue il suo nefasto destino attraverso vari e deliranti remix. “Tempus Fugit” ,remix degli Implant, risulta un connubio musicale dolce ed aspro dove un sommesso pianoforte poggia su di un impianto secco costituito da basse frequenze. Incesto aninale di beat ed iterazioni industriali caratterizza “Ratio Misericordiae” ,remix dei W.A.S.T.E, mentre monaci senza volto con il loro coro tetro avvolgono “Lex Talionis"(Rotating angels mix by Caustic).
Le canzonia seguire sono delle rivisitazioni delle prime due tracce eseguite da vari artisti come Engelmaker, Plastik Suicide che donano solamente un punto di vista diverso e soggettivo delle tracce prodotte dal progetto C-Drone-Defect.
Pur essendo limitato per la nicchia degli ascoltatori amanti delle sonorità industriali da dancefloor "Dystopia" si lascia sostanzialmente ascoltare grazie alla nuova timbrica vocale che risulta essere capace di conferire maggiore fascinazione alla release e che non risulta essere solamente un optional musicale.
Da sottolineare la qualità sonora espressa dal progetto tedesco davvero pulito e di assoluta qualità. L'artiglieria sonora espressa dai C-Drone-Defect minaccia di abbattersi non solo nei sottoboschi tedeschi , dove tra l'altro “Marc Horstmeier” continua a mietere successi e proseliti in quantità industriali , ma che con tutta probabilità riuscirà ad uscire fuori e giungere anche nei nostri club.
Various Artists – Dystopia