Poem mette le cose in chiaro: melodia gregoriana maligna da giorno dell’ Apocalisse, che introduce Stroke by Stroke, un pezzo dilaniato tra 2 anime: quella atmosferica paranoide molto alla primi Hocico e quella corrosa dal beat incessante e dalle vocals acide. Rispetto a band come Amduscia ed Unter Null, che puntano prevalentemente sull’impatto e l’immediatezza del sound, più che alla melodia, nell’ X-fusion-sound prevale la seconda, come in Strange New world, ritmica e inquinata dalle vocals (ottime, perchè pur essendo rancide non annoiano) su un ritornello dal sapore orientaleggiante, con inclusioni fulminee di female spoken words.
Holy grail parte veloce e incalzante, molto Ebm old style, per poi placarsi con pause aritmiche e freuquenze sferraglianti. Divine Spite riprende il mood di Poem : una song molto hellraiseriana, appesantita solo dalle vocals sempre distorte; si sarebbe potuto tentare un esperimento lasciandola solo strumentale, senza vocals.
Easy to hate è il pezzo più furioso e accellerato: sfregio nichilista e acido per un pezzo killer e veloce, molto allaMasters of Ceremony, che si placa solo a tratti, per riprendere subito dopo, con vocals pulite ma insolitamente dispotiche! Thorn in my flesh è un pezzo asistematico nel genere molto arabeggiante (un Muslimgauze inacidito e incazzato?)… Notevole, con il suo sotofondo da mille e una notte , a cui si poteva magari aggiungere un canto femminile modello “Shahrazad che canta tra le dune” per enfatizzare ulteriormente l’atmosfera orientale.
Funeral Cortege si apre come una ninnananna, con tanto di archi apocalittici e vocals femminili liricheggianti…..ci credereste che sembra un pezzo da intro alla Cradle of Filth??!
Sicuramente un pezzo anomalo nel genere, che potrà far storcere il naso ai puristi tra voi… Anche Shadow of Myself prosegue il tono da psycho lullaby, questa volta appesantita e sfigurata dalle vocals e dotata di un bel ritornello catchy appena sfiorato da aritmie sferraglianti alla Xotox e con note isolate che danno l’effetto “pianoforte abbandonato suonato da uno psicopatico”.
Just a scar mixa alla perfezione l’aggressività con la parte più “evil dance”…una probabile hit (hey, siamo quasi ai livelli di C’mon Devil , se già la conoscete non devo aggiungere altro!) che sarebbe curioso ascoltare anche remixata….! Second sight si apre con una psycho voce femminile in tedesco e un beat rallentato a cui subentrano le male vocals che lasciano spazio alle note isolate gocciolanti e inquietanti.
Io preferisco pezzi simili più veloci, ma nel complesso non è male, specie se amate questo tipo di electro al ralenti e maligna. Odd one out punta tutto sull’impatto delle vocals in primo piano, con un ritorno della melodia arabeggiante ulteriormente manipolata, che valica i “soliti” confini dell’Harsh Ebm. Kalt , con frequenze acide e sfrigolanti è invece un pezzo classicamente Harsh, molto alla primi Hocico, nella media.
Bel disco, a cui mi sento di dare un 7… Si nota la volontà di progredire e di proporre qualcosa di innovativo -spesso piccoli particolari- senza stravolgere il suono Harsh Ebm tipicamente inteso… Qua e la ricompare un “ma ‘sto suono l’ho già sentito” -specialmente se frequentate abitualmente questa musica e non vi perdete un’uscita che sia una- però nel complesso il cd è ampliamente superiore e potrebbe piacervi se siete alla ricerca di qualcosa di “un po’ ma non troppo” innovativo.
Lunaria
X-Fusion – Thorn in my flesh