L'atteso capitolo del romanzo elettronico targato KMDFM finalmenteè compiuto. L'eclettico artista Sascha Konietzko deviato e corrotto dai demoni di una musica elettronica/industriale si muove condotto da fili di rame attraverso mondi gelati , quadri d'acciaio e stanze dalle tinte post/nucleari. La musica dei Kmdfm non cambia a distanza di molti anni , pensate che il primo disco della band risale all'ormai sfocatissimo 1986 mantenendo intatte , racchiuse in stanze digitali che sembrano cristallo, tutte le emozioni e le sonorità ottantine . In verità il demone immondo dalle ali d'acciaio di nome Sascha Konietzko in ogni suo aborto mentaleè riuscito sempre ad incidere innovazioni sonore grazie ad una estenuante ricerca di nuove proposte musicali.
La loro musica , figlia sicuramente della musica industriale partorita dai piùfamosi NIN o dai Ministry ,è riuscita a mantenere totalmente una sua identità , uscendo fuori dagli schemi e proponendo , nel corso degli anni , veri e propri capolavori come ad esempio Nihili , tanto per citarne uno. Il fatto che il gruppoè stato da sempre in continua evoluzione , l'unico membro fissoè proprio Sascha , ha permesso alla band di evolversi e di rimpinzare continuamente il bagaglio musicale dei Kmdfm. Dal 2003 , comunque , la band ha per la prima volta una propria identità musicale Blitzè l'esatta espressione che da sempre caratterizza la band . Chitarre che vomitano , graffiano e soffrono e tastiere che seducono , confondono e delirano sono gli attori principali del cd.
Crudeltà e insofferenza si estendono in tutte le undici tracce del disco in un mondo oscuro e gelato che non conosce paura e che non presenta delle pause di riflessione. Il suono meccanico si muove nervosamente donando una pienezza davvero appezzabile a questo Blitz. Synth e flash industriali prendono possesso della scena e si uniscono perfettamente alle orde nefaste di chitarre arrabbiate dai ritmi frenetici e narcolettici. L'album , dopo una breve introduzione parte sparato , divorando e fremendo. La prima traccia “Bait & Switch “ si lega come punti di sutura su carne fresca all'artwork del disco dimostrando tutta la sua crudeltà musicale in orde incazzate di riff e di synth silenti in attesa di segnali di attacco. “ Davai “ , la seconda traccia , presenta la vera innovazione targata Kmdm. Sascha , pr la prima volta canta in russo , ed il risultatoè assolutamente strabiliante. La freddezza e la densità macabra della lingua dona maggiore oblio a questa canzone , portandola , secondo il mio modesto parere , ad essere la vera gemma d'acciaio di questa fabbrica industriale.. Potz Blitz , torna al classico suono tedesco caratterizzato da spigolose chitarre e dalla voce del frontman sempre piùmeccanica ed industriale. People Of The Lie , rappresenta la seconda novità del cd. La canzoneè cantata da una splendida Lucia che riesce , con la sua delicatezza , ad ergere dai tumuli nefasti di questa atmosfera a tratti irrespirabile ed a resistere perfettamente alle seduzioni vocali di Konietzko “ Bitches “ , “ Me & My Gun e “ Take'm Out sono la degna conclusione di questo cd restando sui canoni frenetici e nevrotici. Un disco degno del nome Kmdfm che sicuramente non deluderà i fan di vecchia data . Sicuramente da ascoltare e , per chi non li conoscesse , sicuramente un gruppo da vivere almeno per un frammento di tempo.
La band dimostra come a distanza di anni e come dopo continui e caotici cambiamenti si possa ancora esprimere a pieni mantenendo intatta tutta la sua passione e tutta la sua sofferenza presente nei primi lavori.