I The Mary Onettes, band svedese di Jonkoping, di cui ci arriva il disco tra le mani grazie alla mitica label indipendente dello stesso paese, Labrador, ci regala un disco dal gusto New Wave d’altri tempi. Come ben sapete non si tratta di niente d’innovativo, perchà© d’altronde chi é che attualmente fa musica dal sound originale? Ma loro, pur riproponendo vecchi suoni, riescono a piacere molto anche a distanza di diversi ascolti e per questa motivazione credo che dovremmo ammirare la bravura tecnica dei membri di questa band. Le palesi influenze di band del calibro di Echo And The Bunnymen, The Cure, Joy Division, Jesus And Mary Chain, The Church, New Order e primi U2 non rendono assolutamente inascoltabile l’album, anche dalle orecchie di coloro che sono cresciuti durante il boom del movimento. Le piacevolissime canzoni del disco sono colme di synth lievi e avvolgenti, con ritmi decisamente ballabili, come i pezzi Lost e Void.
In The Laugther si può chiaramente udire il richiamo dei Cure in Disintegration, mentre la traccia Explosion potrebbe quasi essere un plagio di Just Like Honey dei Jesus And Mary Chains, mentre le melodie pop del brano Henry non credo sia un errore accostarle agli A-Ha. Anche se si tratta di un revival anni ’80, sono del parere che sia un disco assolutamente da ascoltare!
The Mary Onettes – The Mary Onettes