Sex Gang Children: i più ruvidi tra tutti i gruppi ottantiani!
Laddove gli Alien SEx Fiend “addolcivano” il sound di per sè già ruvido e rozzo con synth (“Lips can’t go”) i Sex Gang Chldren con “Sebastiane” stuprano un violino dissacrandolo con vocals sgraziate e corrosive e con un basso e una batteria deliziosamente asincrone.
Una cult track assoluta!
Se i Misfits già nei ’70 deturpavano il punk di protesta con un’attitudine horror, spetta ai S.G.C l’aver reciso definitivamente il legame che ancora ancorava il nascente Batcave sound al punk del ’77:
ne è un esempio oltre a “Sebastiane” anche “Salvation”, vera e propria orgia sonora sgraziata e torbida con un’atmosfera delirante e vocals che passano dal recitato al “biscicato” modello “allucinato-paranoico-schizzato”, assolutamente funzionali all’aria macilenta che i Nostri volevano evocare in questo Ep.
L’album si chiude con due track: “Mongolia” e “Who on earth can that be”:
songs “pipistrellose” che si candidano ad essere le versioni nosferatiche di ballate blues, con riff acustici sporcati da improvvisi urli differiti, riff scheletrici che infrangono qualsiasi preconcetto musicale pre-costituito attraverso il basso costante e scariche improvvise di riff acidi.
Un pezzo di storia che ha avuto il merito di creare un’atmosfera corrosiva e primitiva del Suono Oscuro.