Thomas Rainer , indiscusso leader e menestrello a tinte oscure dei celebri L'Ame Immortelle , dimostra di essere un grande pioniere musicale . Dopo aver raggiunto meritati consensi e successi con il suo precedente progetto e dopo aver assaporato “il dolce miele” della vetta della charts di mezza europa , sgomita si ingegna e devia le nuove generazioni riuscendo a canalizzare le sue inclinazioni musicali in fiumi d'acciaio , scene da guerriglia urbana e quadri post industriali. "Alle Lust Will Ewigkeit" si snoda , dunque , su sonorità prettamente industriali-totalitarie mescolate a frustate di Harsh-Ebm maestose ed avvincenti . Il risultato è una miscela esplosiva che non conosce paura grazie alla loro bruciante intensità e grazie anche alla sua spartana marzialità dal gusto militaresco. Rainer , con questo disco, induce la sua orda di campionamenti e distorsioni a bombardare a suon di musica i dancefloor .L
a conquista non appare sicuramente utopistica, vista la presenza di sonorità pompose e vista anche l'indemoniata sezione ritmica che graffia e divora ogni singolo frammento musicale presente in questo cd . Fantasmi sonori che sicuramente infesteranno le anime dei " vampiri " della notte grazie anche alla voce del frontman che appare tanto rabbiosa almeno quanto annichilita .Il primordiale terrore presente nella martellante “Code:Red” , un assalto a testa bassa di musica assatanata e rovente, è capace di diffondere i suoi insidiosi germi industriali senza perdere un colpo. “Trà¤ume” fotografa l'universo espresso dai Nachtmar . Pompata ai massimi livelli dai ritmi frenetici e malati , la traccia si incastra alla perfezione in questo mosaico maledetto fatto di paure e tensioni , di degrado sociale , politico e morale. Il disco si muove compatto mantenendo costante i ritmi dannati e narcolettici . Da segnalare "Weil Ich’s Kann!” che appare pi๠melodica e se volete “dolce” restando, comunque , legata alle fredde catene insidiose ed ansiogene dei suoi groove e mood sintetici e martellanti.. " Alpha Omega " dimostra un impalcatura pi๠costruita grazie ai vortici di synth ed ad un telaio fatto di squarci luminosi ed insipidi tormenti industriali.
Il mondo di "plastica" dei Nachtmahr si conclude in gloria con "Màrder”, un martello pneumatico indemoniato e irrefrenabile sospeso in una gelida stasi ed un limbo frenetico capace di ingoiare e di bombardare tutto quello che trova dinanzi ai suoi artigli sonori. Un disco che obbiettivamente non aggiunge novità di rilievo a questo genere musicale e che sicuramente strizza l'occhio ad effimere mode ma che si lancia a picco verso i club europei , vera ed unica meta di Thomas Rainer e soci ,forti di una classe e di una qualità inattaccabile. Un disco che ha un solo scopo far contorcere,tremare ed agitare le mura dei dancefloor europei . Missione compiu