I Krystal System nascono nell’aprile del 2006 a Parigi per volere di Bonnie (voce e chitarra) e un certo N.7 (voce, synth e macchinari vari), intenti a creare musica senza limiti, senza tabù e senza compromessi. La loro musica in effetti è il risultato di tutto ciò, un’alchimia di vari stili e di difficile etichettatura. Il loro debutto ufficiale è con “Underground” nel 2008, uscito per Alfa Matrix e a distanza di un anno ecco pronto questo EP di sette canzoni, che propone versioni nuove di alcune canzoni del primo album più la cover “Master and servant”, presente nel tributo ai Depeche Mode dell’etichetta belga (risultata addirittura miglior cover della compilation tributo), in due differenti versioni.
Le versioni nuove delle canzoni presenti in questo EP sono davvero interessanti, il suono risulta abbastanza coinvolgente, accattivante, ben prodotto, le linee vocali di entrambi i vocalist si adattano bene alla musica. Electro, industrial rock, schitarrate alla Rammstein unite ai synth e beat industriali danzerecci che si intrecciano tra loro; il risultato è devastante. “Mental”, “New world” e “I love my chains” partono a razzo, entrano dentro il corpo per impossessarlo e mandarvi in delirio. Di minor intensità “Elektrostal”, che presenta un massiccio un uso di chitarra che sovrasta tutto, e le due “Master and servant”, già poco convincente, a mio avviso, nella versione originale. Interessante anche “Alakor”, dove regna un delirio di synth ben ordinato.
I Krystal System sono anch’essi una piccola sorpresa, non si grida al miracolo, ma la musica di questo duo francese è abbastanza coinvolgente, e al momento meritano un po’ di attenzione, poi i veri risultati si vedranno nel tempo, come sempre.
Krystal system – Voodoo Night Session
Alfa Matrix – 2007