Ricordo ancora quando entrai in punta di piedi attraverso il violaceo mondo dei canadesi The Birthday Massacre .Nonostante la mia prevenuta partenza il sound semplice e coeso della loro prima release Walking With Strangers mi sorprese parecchio riuscendo perfino ad imprimermi i loro orecchiabili ritornelli nella mente ed a farmeli canticchiare di tanto in tanto.
Quello che riuscì a stupirmi maggiormente fu proprio la loro semplicità nel coniugare i suoni ottantini figli della new wave piùclassica con quelli piùfreddi e tetri figli dell'industrial, il tutto innestato da semplici e delicati refrain pop malinconici coniugati attraverso uno spiccato mix assolutamente introspettivo e personalizzato.
A ben lunghi dieci anni dall'esordio la band capitanata dalla carismatica Chibi non ha assolutamente cambiato le carte in tavola nonostante la band si sia concentrata moltissimo nel rendere il loro sound piùmoderno ed incisivo. I cambiamenti sono rintracciabili prettamente nelle schizofreniche schitarrate ( in the dark ) e nelle serrate violenze industriali (Pins And Needles). Clichè industriali sono presenti anche in Control dove sono molto apprezzabili i mixaggi prodotti da David Ogilvie , folletto cibernetico presente in molti dischi di un certo Manson.
La seconda parte del disco presenta un lato molto piùpastello e delicato . Le sonorità leccano i sensuali vocalismi di Chibi che grazie ai suoi toni deliziosi ed apparentemente innocenti, riesce a donare maggiore impatto e contrasto alle atmosfere macabre e tetre che da sempre sono state uno dei punti di forza della band di Toronto. La dolcezza comunque non riesce ad incantare l'ascoltatore e spesso perde la sua magia attraverso suoni privi di un certo verve e di una certa incisività .
Non è certamente un caso che un fastidioso senso di già sentito e di apatia musicale fuoriesca dalle cupe atmosfere di questo Pins And Needles , soprattutto nelle davvero poco ispirate Pale, e Sleepwalking. Carine nella loro estrema semplicità le atmosfere danzereccie presenti in Midnight e Shallow Gravecondite da ritmi freschi e molto orecchiabili.
Un disco che si lascia ascoltare senza troppi patemi e senza troppa fatica. Sottolineo che questo disco si trova anni luce lontano dalle egregie coordinate di Walking With Strangers ma buttando un occhio sul panorama musicale del momento possiamo sicuramente dire che c'è di molto pegg