Band proveniente dalla Russia, questi Hexentraum si presentano con una copertina che rappresenta in tutta la sua feroce bellezza Lilith. Una scelta abbastanza controcorrente rispetto alle “solite” copertine di stampo Gothic Rock, anche se, in effetti, i Nostri propongono un Gothic Rock sul solco della tradizione a là Lacrimas Profundere (Never Enough, o l’intro -che più Gothic Rock non si può- di On The Cross) qualche volta contaminato da effettistica. Le vocals maschili vivono di alternanza tra parti più decadenti e romantiche (Thich Quang Duc) e parti più decise e cupe (Morning Dead Spring, I Vote with The Stone), se non aggressive (Baron Samedi) spesso inframezzate da effetti vocali (On The Cross, dai tempi serrati). Libido vira su atmosfere più electro, non molto riuscite, come Your Inner Lilith (sembrano un po’ buttate a casaccio); Sinner’s Paradise prosegue con l’effettistica elettronica, virandola su atmosfere orientaleggianti. è una delle migliori track del cd, alternata tra impatto, “giro mediorientale” (presente anche in I Vote With The Stone, altra hit dei Nostri), vocals sexy e decadenti. Holy Shit è fortemente elettronizzata, e “abrasiva” con un piglio quasi rock, tanto da ricordare gli ultimi 69 eyes, e rispetto alle track precedenti “fa storcere il naso”. Ballad of the way riprende la patina Gothic Rock (mieloso) con qualche guizzo effettato e non è moltissimo riuscita. Baron Samedi riprende il giro orientaleggiante, con vocals molto più effettate ad un passo dai toni ruvidi, ed è la song più “estrema” del cd. Santa Muerte ricorda certe atmosfere alla The Awakening, riprendendo sempre l’alone di “orientaleggiante” che fa capolino su un ritmo soffuso e liquido, con pause atmosferiche.è una delle song più “striscianti” e catacombali dell’intero cd, con un rallentamento dei tempi, quasi Doom.
Un buon gruppo, anche se con luci e ombre e rivolto principalmente a chi ama il Gothic Rock di ultima generazione, quello platinato, con la voce maschile sexy e conturbante. Un gruppo nella media, quindi, con buone capacità di songwriting (Sinner’s Paradise e I Vote With The Stone, si discostano furbescamente dai soliti clichè, pur mantenendoli), in un certo senso, un tocco personale (per esempio, Baron Samedi). Rispetto ai mieleggianti Entwine o Sara Lee, per intenderci, i Nostri Hexentraum regalano più brio alle song, con l’effettistica electro spesso dinamica (che comunque non è quasi mai invadente, tranne nelle canzoni spiccatamente electro e resta sempre sullo sfondo, perchè l’attenzione è catturata sempre dalle ottime vocals maschili). Forse, data la provenienza “esotica”, non faranno mai “il grande salto”, restando sempre alla periferia del genere…comunque qui è possibile farsi un’idea: www.myspace.com/hexentraumband
Lunaria
Gothic Rock
2012
Hexentraum