I Christine Plays Viola con “Spooky Obsessions” sono alla terza prova discografica. Le 10 tracce che compongono l’album orbitano tutte quante attorno ai canoni del post punk di matrice 80’s con forti richiami a Siouxsie and The Banshees, soprattutto per quanto concerne il suono del basso in brani come la splendida “Unneeded Burial”, che in apertura si presenta con una chitarra acustica, o nella wave più malinconica che contraddistingue la calma “Poles Apart”.
Il forte innesto di elettronica è il minimo comun denominatore che fa capolino in tutti i brani, senza risultare mai invadente o fuori luogo, poiché abilmente dosato. È per questo motivo che i Christine Plays Viola possono permettersi con una certa naturalezza di mettere in scena anche il loro amore per il death rock dai ritmi serrati, come in “Murderous Dementia”, o dalle tinte più rilassate e decadenti, ed è il caso di “Behind a Wiked Man”, imprimendo sempre e comunque una forte dose di personalità dettata appunto da un sapiente utilizzo dell’elettronica.
Paradossalmente l’unico punto debole di un disco che scorre via piacevolmente e tutto di un fiato è la breve l’opener “Ossessione” cantata in lingua italiana, che possiede sì la giusta cupezza, ma che rispetto al resto del disco sembra un episodio a parte (come extra track sarebbe stata perfetta).
Nel complesso un buon lavoro che mi sento di consigliare a tutti gli amanti di certe sonorità goth e wave che desiderano ascoltare proposte discografiche di band che non siano un mero esercizio stilistico di riproposizione ma una forte e chiara dimostrazione di personalità.