I Sisters of Mercy hanno inciso tre album, ma nel 1994, per protestare contro la loro etichetta (la Time Warner) accusata di aver incassato alcuni compensi, si dimisero dalla pubblicazione di ulteriori album.Purtroppo questa mancanza dura tutt’ora!
Il gruppo fu formato a Leeds nel 1980 da Gary Marx ed Andrew Eldritch e inizialmente utilizzarono una drum machine (battezzata Doktor Avalanche).
Eldritch si occupava della scrittura dei testi, delle vocals, e della programmazione della drum machine: i brani venivano composti insieme a Gary Marx e Craig Adams.
Da cosa deriva il nome di questi poeti delle tenebre?
“Sisters of Mercy” deriva da una canzone del cantautore Leonard Cohen, probabilmente ispirazione dei Sisters.
Certamente i Sisters sono tra i padri del Goth, ma non si considerano come tali….
Sappiamo molto bene come Eldritch reagisca alla parola “Goth”…
Polemiche a parte, analizziamoli musicalmente!
Uno dei primi successi della band fu”Alice” e l’ep “The Reptile House” del 1983.Alla fine del 1983 il grande successo di “Temple of love” porta la band a formare un contratto con la major discografica Wea , ma Ben Gunn, uno dei componenti, lascia il gruppo, venendo sostituito da Wayne Hussey.
Ed ecco che nasce il Capolavoro!
“First and last and always” del 1985, stracolmo di classici (basterebbe citare le prime 5 tracks senza dimenticare “Amphetamine logic!”!) che diventarono manifesti estetici-lirici di musica oscura e inquieta.
Purtroppo a seguito di diverbi, Hussey, Adams e Marx lasciano la band, sostenendo che lavorare con Eldritch fosse impossibile.
Dallo split nascono i Ghost Dance e The Sisterhood, nome poi contestato per motivi legali di monicker da Eldritch e in seguito ribattezzato The Mission (in realtà si trattavano comunque di songs composte da Hussey e rifiutate da Eldritch).
Rimasto solo, Andrew fa quindi uscire “Floodland” nel 1987 in compagnia della bella e fatale Patricia Morrison dei Gun club.
Rispetto al precedente “First..” che era ammantato di tenebre e disagio, un disco eccezzionalmente carico di emotività introversa (da notare, i molti richiami alla solitudine esistenziale, all’incapacità comunicativa, all’alienazione causata da abuso di droghe e alcool…) “Floodland” risente di un alleggerimento sonoro, anche se sono percepibili echi spettrali sempre tipici di Eldritch.
“Vision Thing”, rilasciato nel 1990 purtroppo “spazza via” i precedenti album: suona molto rock, quasi “post-street americaneggiante”(mi vengono in mente paragoni con Tesla o con gli ultimi sprazzi glam street losangelini spazzati via dal successivo maremoto grunge nei primi anni’90…)”.
Forse si voleva tentare una nuova incarnazione musicale…!
Ad ogni modo “First..” e “Vision..” stanno quasi agli antipodi: perfetto il primo, gradevole ma niente più,il secondo.
Da ricordare anche la raccolta “Some girls wander by mistake” del 1992 che raccoglie pezzi dal sapore post punk insieme a gemme sonore come “Alice, “Burn” o “Fix” o la cover “Gimme shelter”
Perchè ancora oggi parliamo dei Sisters of Mercy?
Bhè, semplicemente perchè hanno influenzato centinaia di gruppi Gothic rock attuali (solo per le vocals e il look ad Eldritch dovrebbero pagare i diritti d’autore i 69 eyes del periodo “Blessed be” e “Paris Kills”, i Lacrimas Profundere di “Filthy notes..”, i Phantom Vision e via dicendo.. ).
Sono stati quindi tra gli Angeli Caduti creatori di questa splendida musica (e mondo, e cultura…) che prende il nome di Gothic…o più appropriatamente, Disagio Esistenziale.